Che l’alcol alla guida sia pericoloso non è un segreto per nessuno. Ma troppo spesso si dimentica che non solo è pericoloso per chi guida, ma anche per chi ha la sfortuna di incrociare sulla propria strada un automobilista in stato di ebbrezza. E purtroppo questi ultimi sono più di quanti si possa immaginare. Secondo i dati del Centro Studi e Documentazione Direct Line, compagnia di assicurazioni auto on line che promuove campagne di educazione stradale e che ha analizzato quanto è diffusa tra gli italiani l’abitudine a guidare dopo aver bevuto più del consentito, il 28 per cento degli automobilisti dichiara di averlo fatto almeno una volta. Di questi c’è un 10 per cento che non si vergogna di ammettere che “a volte” succede, l’8 per cento che lo faceva ma quando era più giovane mentre un 3% che confessa che capita addirittura “spesso” durante i fine settimana. Il 7 per cento degli intervistati ammette candidamente che è successo, ma solo perché non sapeva di essere oltre i limiti. La campagna di sensibilizzazione per promuovere la figura del “guidatore designato”, cioè colui che, in un gruppo di amici, si assume la responsabilità di non bere per poter guidare l’auto e portare tutti a casa in sicurezza, sembra aver avuto successo soprattutto tra i giovani. Tra i 18 e i 24 anni, il 59 per cento dichiara di farlo sempre e il 31 per cento almeno sporadicamente. Se si guarda invece il totale campione: solo il 29 per cento degli italiani ha l’abitudine di designare "sempre” un guidatore per il ritorno. Mentre il 24 per cento dichiara di averlo fatto solo qualche volta. Ben il 47 per cento del totale campione dichiara di non averlo mai fatto perché non capita mai o perché non si riesce a programmare mai niente di definitivo. Dato che scende al 10% nei più giovani (18-24 anni) che si mostrano più coscienziosi e attenti.
I comportamenti pericolosi alla guida
Passando poi ad analizzare qual è il comportamento pericoloso al quale gli italiani non riescono proprio a rinunciare: armeggiare con navigatore e radio e guidare ad alta velocità conquistano le prime posizioni rispettivamente con il 31 e il 30 per cento. A distanza troviamo l’abitudine dura a morire di parlare con il cellulare in mano senza auricolare (14%) o cambiare corsia e svoltare senza utilizzare gli indicatori di direzione (13%). Scrivere sms alla guida risulta una prassi irrinunciabile per il 7 pe cento degli italiani, mentre sostare in aree vietate come nei pressi di dossi/ curve/passo carrabile conquista il 4 pe cento.
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