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martedì, 30 Aprile 2024
  • Aftermarket e accesso ai dati, il mondo del post vendita scrive alla UE

    Aftermarket e accesso ai dati,  il mondo del post vendita scrive alla UELa questione aftermarket e accesso ai dati non è più rimandabile!

    Il messaggio è chiaro: le regole per aftermarket e accesso ai dati devono essere definite al più presto. Le parole inviate alle massime autorità dell’Unione Europea, la Presidente Ursula von der Leyen e i Commissari, da 10 Associazioni europee in rappresentanza dei principali operatori del comparto automotive sono inequivocabili: “Urge una legislazione europea che regoli l’accesso ai dati prodotti dai veicoli. Basta con il continuo slittamento dei termini: non si può più aspettare!”. Le associazioni in questione sono note a chi legge Inforicambi: si tratta di ADPA – European Independent Automotive Data Publishers Association; AIRC – Association Internationale des Réparateurs en Carrosserie; CECRA – European Council for Motor Trades and Repairs; CLEPA – European Association of Automotive Suppliers; EGEA – European Garage and test Equipment Association; ETRMA – European Tyre & Rubber Manufacturers Association; FIA – Fédération Internationale de l’Automobile; FIGIEFA – international federation of independent automotive aftermarket distributors; INSURANCE EUROPE – European insurance and reinsurance federation e LEASEUROPE – European Federation of Leasing Company Association. La FIA, della quale fa parte anche l’ACI – Automobile Club d’Italia, già nel 2019 aveva lanciato l’allarme sui miliardi di euro di danni causati dal fatto che aftermarket e accesso ai dati fossero distanti.

     

    Aftermarket e accesso ai dati difficile, una questione vitale

    In effetti i temi della campagna FIA My Car, My Data sono sostenuti e rilanciati dalle richieste a Ursula Von der Leyen e al Collegio dei Commissari UE. La lettera che le contiene mira a rappresentare l’esigenza-urgenza di sancire principi fondamentali a tutela dei consumatori quali libertà di scelta, protezione e sicurezza dei dati, competizione leale e innovazione. I firmatari fanno presente come i dati generati, immagazzinati e trasmessi dai veicoli non siano soltanto quelli che riguardano parametri di funzionamento (velocità, posizione, temperatura dell’acqua, chilometraggio, livelli olio e così via) ma anche informazioni sui comportamenti dei guidatori (stile di guida, distanze e località raggiunte con il veicolo) e persino dettagli personali, come recapiti e nome, o addirittura dati finanziari condivisi tramite il sistema operativo del veicolo. A fronte di un’eccessiva ‘loquacità’ dell’automobile l’azione degli operatori aftermarket e l’accesso ai dati necessari per la manutenzione/riparazione sono spesso difficoltosi e la situazione sembra in stallo nonostante la Corte di Giustizia Europea abbia dato ragione all’aftermarket.

     

    Anche le associazioni italiane premono per rimuovere gli ostacoli fra aftermarket e accesso ai dati

    Nelle lettera aperta si ricorda che “nell’ormai lontano dicembre 2020 la Commissione Europea si era impegnata a definire una proposta legislativa entro il dicembre 2021. A tutt’oggi, però, quell’impegno risulta ancora disatteso”. Quest’anno, inoltre, la proposta legislativa è stata nuovamente posticipata, lasciando il settore dell’aftermarket in un limbo che condiziona pesantemente le sue decisioni e impedisce alle imprese di pianificare e investire. Le informazioni sono infatti essenziali per riparare e manutenere veicoli sempre più informatizzati (una decisione sul Data Act dovrebbe essere presa entro il primo semestre di quest’anno e riguarderà anche i ricambi) ma le Case pongono molti ostacoli – tecnici e finanziari – fra aftermarket e accesso ai dati. Questa visione va contro gli interessi dei cittadini non solo per questioni di scelta concorrenziale ma anche perché le reti ufficiali non possono coprire da sole i vasti territori dei singoli Paesi. Anche le associazioni italiane (ASSOGOMMA – Associazione dei produttori italiani di articoli; ADIRA – Associazione Italiana dei Distributori Indipendenti di Ricambi per Autoveicoli; AICA – Associazione Italiana Costruttori di Autoattrezzature; ANIA – Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici; ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital e FEDERPNEUS – Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici) si associano alla richiesta delle Associazioni Europee e chiedono ai rappresentanti istituzionali italiani di intervenire sulla Commissione affinché si giunga in tempi rapidi non solo alla definizione di una proposta legislativa, ma anche alla sua adozione prima delle elezioni del Parlamento Europeo, previste per maggio 2024: si farà in tempo?.

     

    Nicodemo Angì

     

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