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martedì, 30 Aprile 2024
  • Il caro benzina non si ferma, il Governo prepara altre contromisure

    Il caro benzina non si ferma, il Governo prepara altre contromisureIl caro benzina impatta sulle famiglie.

    Le vacanze estive sono in vista ma il caro benzina rischia di mettere i bastoni fra le ruote (è il caso di dirlo) a molti cittadini che vorrebbero viaggiare. I numeri rilevati dal Ministero delle infrastrutture e trasporti sono crudi: il prezzo medio della benzina verde nella settimana dal 20 al 26 giugno è arrivato a 2,073 euro al litro (in salita di 1,05 centesimi, pari a +0,51%) rispetto ai 7 giorni precedenti mentre il gasolio si è attestato a 2,033 euro al litro, con un rialzo di 2,70 centesimi pari ad un rialzo dell’1,39%. Il Codacons lancia l’allarme: il presidente dell’associazione Carlo Rienzi dice infatti che “sulle vacanze estive degli italiani sta per abbattersi una maxi-stangata sui costi per raggiungere le località di villeggiatura. Oggi un litro di benzina verde costa il 27,7% più su base annua rispetto allo stesso periodo del 2021 mentre il prezzo del gasolio è lievitato addirittura del 37%” Per un pieno di benzina si spendono quindi in media 22,5 euro in più rispetto al 2021, spesa che sale di 27,4 euro per un pieno di gasolio. Secondo Rienzi “è evidente che il taglio delle accise prorogato al 2 agosto non è una misura sufficiente. Ciò che serve realmente è bloccare i prezzi di benzina e gasolio alla pompa a tornare a listini amministrati dallo Stato“. Altroconsumo, oltre a lanciare l’allarme, ha fatto un’indagine per scoprire dove conviene rifornirsi

     

    Il caro benzina è frutto di speculazione?

    Il Codacons calcola che in un anno il caro benzina costerà 540 euro in più a famiglia mentre per le auto diesel il maggior aggravio arriva a 658 euro. Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, “le speculazioni proseguono indisturbate senza che nessuno intervenga. Se non si ferma questa pericoloso caro benzina anche la proroga del taglio delle accise risulterà vana. Bisogna tornare ai prezzi amministrati o ridurre l’Iva dal 22 al 10 per cento, alzando anche il taglio delle accise di altri 10 cent, altrimenti non se ne esce“. Ricordiamo che il taglio delle accise aveva portato a un certo beneficio, i cui effetti sembrano però svaniti. Il Governo ha iniziato a valutare nuovi misura che possano alleviare quello che si preannuncia essere un salasso per famiglie e imprese, una corsa dei prezzi che non potrà arrestarsi breve, anche a causa del conflitto in Ucraina.

     

    Azioni contro il caro benzina

    È quindi in arrivo un nuovo intervento del governo in soccorso di famiglie e imprese. È infatti in questo giorni che arriverà in Parlamento il disegno di legge di assestamento di bilancio, con l’aggiornamento delle previsioni di finanza pubblica. Sarà valutata contestualmente la disponibilità finanziaria per ulteriori misure atte a calmierare il costo dell’energia sino a fine anno. La situazione è critica ovunque: nel Canton Ticino, per esempio, l’aumento dei prezzi ha tagliato drasticamente le vendite di carburante agli italiani che andavano in Svizzera a rifornirsi. Tornando in Italia il Comitato Unitario dell’autotrasporto della provincia di Ravenna è fortemente preoccupato “per il continuo aumento del prezzo dei carburanti che sta annullando gli effetti del taglio delle accise con pesanti e quotidiane ricadute sulla marginalità, operatività e programmazione delle imprese del comparto“. Le notizie di queste ore danno il prezzo dei carburanti in lieve calo ma il caro benzina continua purtroppo a essere sempre in agguato. Ricordiamo che una corretta manutenzione auto estiva migliora l’efficienza del veicolo e quindi permette di consumare un po’ meno.

    Nicodemo Angì

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