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martedì, 30 Aprile 2024
  • Ricambi auto online, ma c’è voglia di e-commerce?

    Ricambi auto online, come va l'e-commerce?Ricambi auto online, come va l'e-commerce?

    E' la domanda che sta alla base delle studio "Aftermarket e E-commerce. Gli acquisti online di Automobilisti e Ricambisti", realizzato da ANFIA-Aftermarket in collaborazione con GiPA. Per restituire un'analisi efficace delle attività online delle due categorie di utenti presi in esame, nell’ambito dell’indagine sono state realizzate interviste CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing), che hanno coinvolto 305 ricambisti (110 con forza vendita e 195 ricambisti/accessoristi), e interviste CAWI (Computer Assisted Web Interview), con profilazione definita in base al metodo GiPA, a 1.004 automobilisti. A integrazione dei risultati così ottenuti, è stata condotta una ricerca di tipo più qualitativo attraverso il contatto diretto con una decina di importanti player del settore. Ad inaugurare l'evento di presentazione, riservato ai media e tenutosi lunedì 14 giugno, Paolo Vasone, Coordinatore della Sezione Aftermarket di ANFIA, che ha posto l'attenzione su quanto la filiera automotive rappresenti un comparto di eccellenza per l'economia nazionale ed un fortissimo canale occupazionale. Non è mancata una riflessione sulla piaga della contraffazione dei ricambi auto che, spesso,  si annida proprio nei canali digital. "Qui – dice e ricorda Vasone – l'impegno di ANFIA è trasversale e massivo. Da un lato la collaborazione ultradecennale con la Guardia di Finanza  (nucleo anticontraffazione), poi le attività condotte con il Ministero dello Sviluppo Economico. Infine stiamo portando avanti, con un Ente legato all’Università di Roma, uno studio ad hoc sulle possibile frodi per tutelare maggiormente il consumatore".

     

    Come nasce lo studio Anfia sui ricambi auto online

    Lo spiega Carlo Covini, Responsabile Area Mercato Vettura-Web di ANFIA-Aftermarket, che ha illustrato le ragioni del progetto. "In linea – evidenzia – con la mission di ANFIA-Aftermarket di rispondere alle esigenze della base associativa offrendo sia spunti di riflessione che concreti strumenti di lavoro, siamo approdati a questa importante e autorevole collaborazione con GiPA. Lo studio che oggi presentiamo ha come obiettivo ultimo soprattutto un approfondimento su come gli automobilisti italiani vivono e utilizzano l’e-commerce in riferimento all’acquisto dei ricambi auto”. "Questo studio è uno strumento di riflessione su come ogni singola azienda possa approcciare il mondo digital. Un primo passo per addentrarci in un mondo complesso che ha bisogno di ulteriori analisi. E’ una iniziale fotografia di quello che sta accadendi". "Una precisazione importante sull’oggetto dell’indagine: tutte le nostre aziende produttrici di ricambi sono ormai da anni dotate di strumenti per il commercio elettronico con i propri clienti (i distributori di ricambi), in un sistema chiuso, cosi come la maggior parte dei distributori con il successivo anello della filiera aftermarket, ovvero i ricambisti. Lo studio punta, invece, a capire che cosa succede in uno scenario ‘aperto’, dove tutti possono vendere tutto a tutti; questo è l’aspetto realmente sconosciuto che è interessante analizzare, per comprenderne le possibili evoluzioni ed implicazioni nel mondo dell’aftermarket automobilistico”– conclude.

     

    Ricambi auto online, come va l'e-commerce?Ricambi auto online: ma quanta voglia c'è di comprarli online?

    “Con il lockdown attuato nel 2020 per affrontare la pandemia da Covid-19 nella sua prima fase – ha detto Marc Aguettaz, Managing Director di GiPA – l’acquisto di ricambi online da parte degli automobilisti ha rappresentato una valida alternativa ai tradizionali circuiti di acquisto, come il ricambista o la GDO. Il contesto rimane, comunque, quello di un mercato poco incline al fai-da-te per la manutenzione della vettura, anche perché l’identificazione del ricambio giusto rimane una delle tappe chiave del processo. Prezzi e modalità di vendita degli operatori online – dai cosiddetti pure player, che stanno al di fuori dei circuiti tradizionali di vendita dei ricambi, agli e-marketplace di ricambisti e accessoristi – fanno pensare che il target di riferimento sia prevalentemente il professionista di settore ed è in ogni caso evidente la tendenza a dedicare a quest’ultimo un canale di vendita online distinto da quello destinato agli automobilisti”.

    S.B.

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