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martedì, 02 Dicembre 2025

Mercato auto europeo: l’Italia rallenta mentre il continente riparte

Alfa Romeo Junior

Il mercato automobilistico continentale torna a mostrare segnali di vitalità, mentre l’Italia rimane ferma ai margini. Ottobre segna una ripresa evidente nell’area UE+EFTA+UK, dove le immatricolazioni superano 1,09 milioni di vetture, registrando un incremento del 4,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. All’interno dell’Unione europea il ritmo è ancora più incisivo: 916 mila nuove targhe, pari a un solido +5,8%, delineano una domanda che ha ritrovato slancio dopo mesi poco omogenei.

A guidare la crescita sono i principali mercati dell’Europa occidentale. La Spagna mette a segno un eccellente +15,9%, la Germania continua a recuperare terreno con un +7,8%, mentre la Francia mantiene una dinamica positiva con un +2,9%.
Il quadro appare decisamente diverso per l’Italia, che registra un -0,5%, unico calo tra i grandi Paesi europei. Un risultato che pesa, soprattutto in una fase in cui il resto del continente torna a correre con un’intensità crescente.

Mercato auto europeo: l’Italia resta indietro mentre Stellantis vive un anno a due velocità

Estendendo l’analisi ai primi dieci mesi del 2025, l’Europa conferma una crescita moderata ma costante: oltre 11 milioni di nuove immatricolazioni (+1,9%) nell’area UE+EFTA+UK e quasi 9 milioni nella sola UE (+1,4%). Una solidità che il mercato italiano non riesce a tradurre in un percorso di recupero effettivo, lasciando emergere fragilità strutturali nella domanda interna.

In questo scenario si inseriscono le performance di Stellantis, protagonista di un ottobre positivo grazie a 157 mila auto consegnate nell’area europea allargata, pari a un incremento del 4,6%. Il gruppo mantiene così una quota del 14,7%, confermando la capacità di presidiare il mercato nonostante un contesto competitivo sempre più serrato.

La fotografia dei primi dieci mesi dell’anno è però meno brillante: le vendite complessive raggiungono 1,62 milioni di unità, in calo del 4,7%. La quota scivola al 14,7% contro il 15,9% dell’anno precedente, riflettendo andamenti disomogenei all’interno del portafoglio marchi.

Tra i brand più dinamici emerge Alfa Romeo, protagonista di un sorprendente +39,6% che conferma la traiettoria di rilancio nelle fasce premium. All’opposto, Lancia/Chrysler continua a pagare la mancanza di una gamma rinnovata e segna un pesante -68,3%, in attesa della nuova fase industriale che dovrà ridisegnarne il posizionamento.

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