In un contesto globale in cui l’industria automobilistica è chiamata a reinventarsi, Renault emerge con una visione concreta: rendere la mobilità elettrica finalmente alla portata di tutti. A delineare questa traiettoria è Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault, che ha fatto dell’elettrificazione sostenibile il fulcro della sua strategia industriale.
La vera svolta, secondo Luca De Meo, non sarà tecnologica ma economica: il punto di equilibrio tra un’auto elettrica e una a combustione interna non è più un’ipotesi astratta, bensì un obiettivo tangibile. A rendere possibile questo scenario sarà l’intersezione tra piattaforme dedicate, produzione ottimizzata e sinergie industriali su larga scala. Renault, forte della sua lunga esperienza nel segmento delle compatte, si propone come pioniere di questa democratizzazione.
Il primo segnale di questo cambiamento è già visibile: la Renault 5 E-Tech Electric ha conquistato il mercato iberico, diventando l’auto elettrica più venduta in Spagna. Ma è il segmento delle utilitarie il vero terreno di sfida, dove la sostenibilità economica è ancora più complessa da raggiungere rispetto alle fasce premium.
Proprio per affrontare questa missione, Renault ha dato vita ad Ampère, una struttura indipendente dedicata esclusivamente alla mobilità elettrica. Ampère non è una divisione convenzionale, ma un acceleratore di innovazione con un compito preciso: abbattere i costi, standardizzare le tecnologie e reinventare il modo in cui si costruiscono le auto.
Tra i progetti più ambiziosi c’è la futura Twingo elettrica, concepita per essere persino più conveniente dell’attuale Clio ibrida. Un’idea che fino a pochi anni fa sarebbe sembrata fantascienza, oggi si trasforma in un traguardo possibile grazie a una filiera snella, tecnologie modulari e produzione intelligente.
Luca de Meo, però, guarda oltre l’aspetto industriale
Il suo appello è rivolto direttamente alle istituzioni europee: senza un’evoluzione delle normative ambientali che tenga conto anche della sostenibilità economica, il rischio è quello di comprimere drasticamente il mercato. Una mobilità elettrica imposta con regole troppo rigide potrebbe portare il numero di immatricolazioni annue in Europa da 13 a meno di 8 milioni entro il 2035, secondo le sue stime.
Il messaggio è chiaro: l’Europa deve trovare un punto d’incontro tra ambizione ecologica e realtà produttiva. Solo in questo modo si potrà evitare un blocco del settore e garantire che la transizione energetica sia anche equa e accessibile.
La nuova generazione di auto elettriche, secondo De Meo, rappresenta un cambiamento radicale. Se i primi modelli a batteria erano spesso conversioni di auto termiche, oggi i veicoli elettrici nascono da progetti dedicati, ottimizzati sin dal disegno per efficienza, aerodinamica e comfort.
La Renault 5 non è solo un richiamo nostalgico al passato, ma un simbolo di questa nuova visione: un’auto compatta, elettrica, efficiente e accessibile, che punta a conquistare le masse. In questo cambio di paradigma, Renault non cerca solo di vendere più auto, ma di trasformare la cultura stessa della mobilità. Una rivoluzione silenziosa, ma potenzialmente dirompente.