Il caldo estivo e gli pneumatici non formano una buona coppia. Quando le temperature salgono vertiginosamente, le strade diventano veri e propri forni a cielo aperto. L’asfalto scuro, esposto alla radiazione solare diretta, assorbe più energia rispetto alle superfici chiare e raggiunge facilmente temperature tra i 60 e gli 80 gradi, ben oltre i 40 gradi dell’aria circostante.
Le gomme dell’auto, costituite da una miscela di gomma e aria compressa montata su cerchi metallici, sono soggette a sollecitazioni termiche che ne modificano le prestazioni. Il calore può alterare la pressione interna, la resistenza della carcassa e la stabilità della mescola. E proprio come accade agli esseri umani, anche i pneumatici soffrono gli eccessi climatici.
Come il calore influenza gli pneumatici
Durante la marcia, uno pneumatico non solo è sottoposto a stress meccanici, ma genera anche calore per effetto della deformazione continua dei fianchi. Il fenomeno, noto come isteresi, comporta la dispersione di una parte dell’energia meccanica sotto forma di calore interno. A velocità sostenute e con carichi elevati, le temperature interne possono arrivare a superare i 100 gradi.
Il metallo del cerchio tende a dilatarsi in minima parte, ma è l’aria all’interno dello pneumatico a reagire con più evidenza, aumentando la pressione. Questo parametro è essenziale per la sicurezza e la corretta funzionalità della gomma. Non a caso, sono sempre più diffusi i sistemi di monitoraggio automatico della pressione, anche su veicoli commerciali.
Pressione, usura e rischi estivi
L’aumento di pressione causato dal calore è previsto e tollerato dagli pneumatici moderni, progettati per resistere a livelli ben superiori rispetto a quelli raccomandati. Tuttavia, è importante eseguire i controlli sempre a freddo, ovvero a veicolo fermo da qualche ora o dopo pochi chilometri di percorrenza.
Non bisogna mai sgonfiare le gomme quando sono calde: una volta raffreddate, la pressione scenderebbe sotto il livello ottimale, mettendo a rischio l’integrità del pneumatico. Una pressione troppo bassa, infatti, causa un’eccessiva deformazione dei fianchi, usura irregolare del battistrada, peggioramento della frenata e della stabilità, oltre a un ulteriore incremento del calore generato internamente. Il risultato? Un indebolimento strutturale che può sfociare nello scoppio, specialmente se lo pneumatico è già usurato o danneggiato.
Check-up gomme prima di partire
Un pneumatico in buono stato, gonfiato correttamente e montato su un veicolo non sovraccarico, non rappresenta un pericolo nemmeno nei mesi più caldi. Tuttavia, è fondamentale includere il controllo delle gomme in una verifica completa del mezzo prima di affrontare un lungo viaggio. La sicurezza su strada parte sempre da una buona manutenzione.