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venerdì, 03 Maggio 2024
  • Crisi di chip e requisiti di sicurezza: le nuove sfide per l’automotive.

    La pandemia da Covid-19 ha messo in profonda crisi la produzione industriale dei chip su scala globale.

    L’otto febbraio la Commissione europea ha presentato il ‘Chips act’, una serie di misure legislative, regolamentari e finanziarie per favorire la produzione di semiconduttori e processori dell’unione, con l’obiettivo di far salire la quota europea della produzione globale di microprocessori dal 9 al 20 per cento. L’Europa, grazie a un’ingente mobilitazione di fondi, 43 miliardi di euro, cerca di rispondere ad una carenza globale che sta penalizzando molti settori produttivi, in particolare quello automobilistico.

    Complessivamente nel 2021, secondo gli ultimi dati dell’Associazione europea dei costruttori di automobili, Acea, le vendite di auto nuove nell’UE sono diminuite del 2,4% a 9,7 milioni di unità. Infatti, l’anno scorso le immatricolazioni totali di auto nell’UE si sono attestate a 3,3 milioni di unità al di sotto delle vendite pre-crisi nel 2019.

    A questo quadro va ad aggiungersi una necessità fondamentale, da garantire sempre anche in un periodo di crisi e di contrazione: la sicurezza dei dispositivi elettronici.

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