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martedì, 23 Aprile 2024
  • Calo degli incidenti nel 2020

    Nel 2020 si è registrato un calo degli incidenti a causa della pandemia che ha portato ad una notevole riduzione della mobilità.

    73 incidenti su 100 nei centri abitati, 22 su strade extraurbane e 5 in autostrada; nel complesso -31,7% di incidenti e -20,3% morti rispetto al 2019. In tutti gli ambiti stradali, la mortalità diminuisce meno del numero di incidenti.

    Lo studio ACI sull’incidentalità analizza quanto accaduto nei circa 55mila chilometri di strade della rete viaria principale italiana, dove nel 2020 si sono registrati 24.205 incidenti (830 mortali), con 911 decessi e 36.518 feriti. L’indice di mortalità medio è stato pari a 3,8 morti ogni 100 incidenti, in crescita rispetto al 2019 (era 3,4). Sulla rete autostradale, le diminuzioni sono state più consistenti sia in termini di incidenti (-40%) che di morti (-37%).

    La pandemia ha notevolmente influenzato la distribuzione temporale dell’incidentalità: le diminuzioni più accentuate nel numero di incidenti si sono, infatti, verificate nei mesi di marzo (-73%) e aprile (-86%), in corrispondenza con le chiusure totali.

    Le autostrade urbane si confermano quelle con la maggiore densità di incidenti stradali.

    Particolarmente elevato, l’indice di mortalità delle due ruote a motore: 5,2 morti ogni 100 mezzi coinvolti rispetto all’1,4 delle auto. Aumenta il ‘peso’ dei ciclisti coinvolti nel 4,7% degli incidenti sulla rete viaria principale

    Il 3,4% degli incidenti stradali sulla rete viaria principale è un investimento di pedone

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