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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Gli incidenti stradali nel 2020 nel rapporto ACI-ISTAT, i dati per provincia

    Gli incidenti stradali nel 2020 nel rapporto ACI-ISTAT, i dati per provinciaIn Italia quanti sono stati gli incidenti stradali?

    Un capillare rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali nel 2020, con dati dettagliati a livello provinciale, racconta di un numero di vittime e di feriti in calo rispetto al 2019 per il drastico calo della circolazione veicolare dovuto alle misure di contrasto alla pandemia da Covid-19. Il lockdown ha infatti limitato pesantemente il numero dei veicoli sulle strade ma, nonostante ciò, in alcune provincie i decessi sono addirittura aumentati. I dati sono in ogni caso pesanti: nel 2020, sulle strade italiane, si sono infatti registrati 118.298 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 2.395 decessi e 159.248 feriti. Ogni giorno, quindi, sono avvenuti 324 incidenti che hanno causato 6,5 morti e 436 feriti. Un bollettino agghiacciante ma pur sempre in calo rispetto al 2019: i decessi sono diminuiti del 24,5%, gli incidenti del 31,3%, i feriti del 34% e i feriti gravi del 20%.

     

    Gli incidenti stradali nel 2020 nel rapporto ACI-ISTAT, i dati per provinciaProvincie a macchia di leopardo per gli incidenti stradali nel 2020

    Il rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali nel 2020 certifica infatti che in 17 province su 107 i decessi sono aumentati. Le provincie peggiori sono state Oristano (+140%; 12 morti nel 2020, 5 nel 2019), Barletta-Andria-Trani (+120%); 22 morti nel 2020, 10 nel 2019) e Sud Sardegna, con le vittime passate da 17 a 30. Oristano e Sud Sardegna, in particolare, portano la regione Sardegna ad essere l’unica con un aumento rispetto all’anno precedente. Negativi anche i dati di 13 regioni riguardo il numero dei decessi ogni 100mila abitanti: a superare di molto il valore medio italiano di 4,0 sono Molise, Sardegna, Provincia autonoma di Bolzano, Umbria ed Emilia-Romagna.

     

    Ancora la distrazione dietro agli

    Anche in un quadro numerico in calo generale, le cause degli incidenti stradali sono le stesse degli anni precedenti. La ‘Guida distratta o andamento indeciso’ ha provocato il 15,7% del totale degli incidenti, seguita dal ‘mancato rispetto di precedenza o semaforo’ (14,5%) e velocità troppo elevata (10%). Seguono il “mancato rispetto della distanza di sicurezza’, “manovre irregolari” (per esempio retromarcia, inversione a U, invasione di corsia, manovre irregolari per sostare o attraversare la carreggiata), ‘mancata precedenza al pedone’ e ‘comportamento scorretto del pedone’: tutte cause connesse quindi al comportamento di guidatori e pedoni. Il numero delle vittime si è ridotto per tutti gli utenti della strada: per gli occupanti di mezzi pesanti il calo è stato del 14,6%, per i motociclisti del -16% e per i pedoni del 23,4%.

     

    Troppi pericoli sulle strade anche negli incidenti stradali nel 2020

    Le vittime sulle automobili diminuiscono del 27,9%, quelle sui ciclomotori del 33% mentre i ciclisti registrano un calo del 30,4%. Nel 2020 si rileva anche la prima vittima su monopattino elettrico, un veicolo che sta incontrando molto successo fra i sostenitori della mobilità green. L’Associazione sostenitori amici della Polizia Stradale ASAPS lancia però un allarme , citando il fatto che nei mesi estivi di riapertura i dati sono gli stessi del 2019. Ancora troppe le vittime fra gli ‘utenti deboli’ della strada con 409 decessi fra i pedoni, 176 ciclisti e monopattinisti e 645 motociclisti. ASAPS chiede poi un deciso intervento a Parlamento e Governo perché sia riconosciuta come prima causa di incidenti la distrazione da cellulare alla guida: la messaggistica istantanea, per esempio, può provocare sinistri molto gravi. Un altro tema sul quale intervenire è l’eccesso di velocità: l’opinione pubblica contrasta costantemente i sistemi di controllo automatici, dall’autovelox al telelaser e al tutor ma un incidente ogni 10 è causato proprio da chi esagera con l’acceleratore.

    Nicodemo Angì

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