Pianificare bene per guidare con il maltempo.
Freddo, precipitazioni intense e scarsa visibilità: la stagione fredda rende il guidare con il maltempo piuttosto probabile ma, facendo le cose giuste, la sicurezza del viaggio può rimanere alta. La prima cosa da fare per guidare con il maltempo è… sapere che si guiderà con il maltempo! La connettività fa ormai parte delle nostre vite e non sarà quindi complicato trovare previsioni del tempo affidabili emesse da fonti diverse, che saranno quindi confrontabili con facilità. Dedichiamo quindi del tempo ai bollettini meteorologici, alle notizie sulla viabilità, quali lavori in corso, deviazioni e lo stato delle strade, e agli aggiornamenti sul traffico,che molti software di navigazione visualizzano direttamente sul navigatore/smartphone. È quasi superfluo dire che se il viaggio è lungo, guidare con il maltempo è più stancante del normale e potrebbe essere opportuno quindi pianificare delle soste o fermarsi a dormire in albergo. L’imperativo a non guidare oltre i propri limiti di resistenza è stato per esempio ribadito da una campagna di Inail e Mims.
Pensare alle emergenze quando ci si trova a guidare con il maltempo
L’Italia è un Paese moderno e dispone quindi di strutture organizzate per gestire le emergenze ma è meglio pensare in anticipo al fatto che se le difficoltà sono su vasta scala anche i soccorsi potrebbero rallentare. È una buona idea predisporre un kit, da aggiungere a quello di pronto soccorso, con cibo, bevande, guanti, impermeabili, torcia elettrica, guanti e l’occorrente per ricaricare il cellulare. Se non la si è fatte, è il momento di fare la manutenzione autunnale, curando particolarmente freni, liquidi e tutto quello che è connesso alla visibilità e alla climatizzazione. Menzione speciale per il giubbino ad alta visibilità, il triangolo e le gomme: abbiamo quelle invernali o le all-season? Quella di scorta è gonfia e ci sono le catene (se prescritte): nel caso, le sappiamo montare? Una cosa che viene spesso sottovalutata è l’acqua: poche decine di cm possono mettere in difficoltà un’automobile normale e pochi veicoli riescono a destreggiarsi in mezzo metro, per non parlare dei pericolosissimi sottopassi allagati.
Mano di velluto se si deve guidare con il maltempo
se il fondo è viscido per la pioggia, la neve o il ghiaccio la regola è una sola: guidare ‘morbidamente’, con frenate e accelerazioni dolci e progressive e tenendo ben saldo il volante, senza irrigidire le braccia, per essere pronti a manovre di emergenza, quali l’arrivo di forti raffiche di vento. Le luci vanno tenute accese, rispettando le precauzioni d’uso dei fendinebbia, e in caso di rallentamento forzato vanno attivate le quattro frecce. Se l’aderenza è scarsa la velocità va giocoforza diminuita mentre è utile valutare l’asfalto: quello drenante è abbastanza sicuro ma non è detto che non sia alternato a quello normale. Il rischio da valutare è quindi di trovarsi di fronte a pozzanghere o, peggio, allagamenti solo perché si è entrati in una zona con asfalto normale; anche le buche sono pericolose dato che, se sono piene d’acqua, non si capisce quanto siano profonde.
Nicodemo Angì
