Veicoli industriali: il parco circolante italiano ha più di 14 anni.
In Italia circolano 725.000 veicoli industriali con massa superiore alle 3,5 t, il 50,4% dei quali è dotato di motori ante Euro 4. L’età media dei mezzi in circolazione è di 14,3 anni e di 12,1 anni per il solo comparto pesante superiore a 16 tonnellate, che conta 445.000 unità. Numeri allarmanti per il settore della logistica e per l’intera economia italiana se rapportati ai 979 milioni di tonnellate di merci trasportate ogni anno sul territorio nazionale, pari a circa il 62% del totale. I dati emergono dall’Osservatorio semestrale del mercato veicoli industriali di UNRAE: la fotografia mostra la presenza sulle nostre vie di una grande quantità di veicoli pesanti ancora lontani dai parametri di emissioni a zero o basso impatto ambientale imposte dall’Unione europea.
Veicoli industriali: le alimentazioni
Il tipo di alimentazione dei nuovi mezzi immatricolati nel 2022 mostra la preponderanza dei motori diesel in tutte le categorie: ben 24.624 nuovi mezzi pari al 96,2% delle immatricolazioni totali sono alimentati a gasolio. Le altre quote sono divise tra i 673 mezzi a GNL (2,6%), di cui 26 con motore diesel+GNL, e i 265 a metano (1%). I veicoli a trazione elettrica venduti nel 2022 sono stati solamente 19, e ancora di meno i veicoli ibridi (diesel+elettrico) fermi a 11 unità. Le alimentazioni cresciute rispetto al 2021 sono due: il diesel (+3,6%) e l’elettrico (salito da 16 a 19 unità), le altre tutte in calo: metano -38%, GNL -33%, ibrido -65%.
Veicoli industriali: le immatricolazioni
Le immatricolazioni per Regione vedono la Lombardia al primo posto con 4.398 veicoli a quota 17,2%, seguita dal Veneto con 2.911 all’11,4% e dalla Campania con 2.589 al 10,1%. “I Costruttori di veicoli industriali da tempo hanno abbracciato la transizione ecologica, contribuendo nei fatti all’abbattimento delle emissioni con veicoli sempre più efficienti e rispettosi non solo dell’ambiente, ma anche della sicurezza stradale. Destano, tuttavia, grande preoccupazione i dati mostrati dall’Osservatorio UNRAE, che evidenziano un parco circolante con un’età media di oltre 14 anni”, commeta il Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE, Paolo A. Starace. “Siamo comunque convinti – prosegue – che l’accelerazione della transizione potrà avvenire sostenendo l’adozione di un mix di tecnologie, tra cui l’utilizzo di biocarburanti compatibili con i motori endotermici attualmente in circolazione, l’elettrico e l’idrogeno, per il quale dovremo però attendere ancora qualche anno”.
“In questo senso, è opportuno quanto urgente che il Governo predisponga un piano pluriennale a sostegno del rinnovo del parco circolante e un necessario piano infrastrutturale. Senza un deciso intervento, infatti, il nostro Paese sarà condannato a un progressivo isolamento causato dall’impossibilità di adozione delle nuove tecnologie da parte delle aziende di autotrasporto alla luce dei vincoli di circolazione già oggi in vigore”, conclude i Starace.