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sabato, 27 Aprile 2024
  • Il volante yoke di Tesla non ti piace? Ci pensa l’aftermarket

    Il volante yoke di Tesla non ti piace? Ci pensa l'aftermarketIl volante yoke di Tesla, cambiamento radicale

    In inglese volante si traduce con steering wheel, dove Wheel significa ‘ruota’, ma il volante yoke di Tesla è tutto fuorché rotondo. Si tratta infatti di una specie di ‘controller’ molto più vicino a un rettangolo che a un cerchio. Forme squadrate, quindi, e un taglio basso che non fa superare alla corona l’altezza del mozzo. Le mani hanno quindi una posizione obbligata alle ore 9 e 15 che è non solo ben diversa da quella classica ma è in pratica l’unica possibile se non si vuole adottare una presa bassa che è non solo eretica ma anche sconsigliatissima perché fa controllare molto male l’automobile. Questo particolare ‘volante’ fa parte della dotazione di serie delle nuove Model S e X e non sembra disponibile in opzione una steering wheel convenzionale al posto del yoke (‘giogo’).

     

    Giudizi contrastanti sul volante yoke di Tesla

    Com’era immaginabile intorno al volante yoke di Tesla si è scatenato un discreto clamore mediatico con giudizi molto contrastati. Come note positive si è in pratica riscontrata solo una migliore visibilità della strumentazione, la cui visuale è completamente libera. Per il resto si è parlato dell’impossibilità di impugnarlo saldamente in tutte le condizioni, dato che aumentando l’angolo di sterzo le mani non hanno dove aggrapparsi. Evidenziati anche indolenzimenti e dolorini, proprio per la quasi impossibilità di cambiare posizione, è manovre a bassa velocità non troppo agevoli. Non connesse alla forma del volante ma oggetto di critiche anche la corona troppo spessa e la scomodità del comando frecce integrato nel volante yoke di Tesla e che quindi ne segue la rotazione invece della classica levetta sul piantone.

     

    Il volante yoke di Tesla e le alternative aftermarket

    La flessibilità dell’aftermarket arriva però in soccorso di chi vorrebbe un volante un po’ meno originale. Tsportline, per esempio, aggiunge una semicorona squadrata al volante yoke di Tesla ottenendo un oggetto che copre i 360° gradi anche se lontano dalla circolarità. Sono in gioco più di 2.000 dollari ma chi compra auto da 100mila dollari non dovrebbe soffrire così tanto, tenuto conto che sono possibili molte personalizzazioni nei materiali, anche pregiati; il comando delle frecce rimane però sul volante. Mentre siamo sicuri che molte altre aziende si cimenteranno in trasformazioni del genere notiamo che esistono anche modifiche che rendono yoke anche i volanti convenzionali delle Tesla Model 3 e Y e delle Model S e X precedenti.

     

     

    Altri accessori oltre al volante yoke di Tesla

    Ma un operatore aftermarket dovrebbe pensare a commercializzare accessori per il marchio californiano? Il sito di Tesla propone molti accessori di ogni tipo, dalle personalizzazioni estetiche ai cerchi e pneumatici diversi fino ai tappetini e ai teli di protezione. Esiste poi un fiorente commercio di accessori non originali prodotti da nomi già noti come Evannex fino a quelli meno affermati ma reperibili facilmente sui principali marketplace online. Le Tesla non sono molto diffuse in Italia: le loro vendite nel 2021 hanno rappresentato solo lo 0,41% ma a dicembre ha venduto lo 0,73 % del totale, più di DS, Lexus e Jaguar. Se da un lato gli incentivi per le elettriche sono ormai esauriti (e non si sa se e quando torneranno) dall’altro le automobili di Elon Musk fanno tendenza e potrebbero arrivare in forze dato che a breve partiranno i nuovi stabilimenti in Texas e, soprattutto, in Germania. Brembo ha già in catalogo freni per le Tesla così come altri brand dell’aftermaket: forse è il caso di pensare ad assortire anche questo marchio, anche perché esistono in Italia già diverse carrozzerie autorizzate.

     

    Nicodemo Angì

     

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