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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Produzione dei semiconduttori: Bosch è all’avanguardia

    Produzione dei semiconduttori: Bosch è all'avanguardiaProduzione dei semiconduttori: Bosch è all’avanguardia. 

    Il Gruppo fa passi da gigante in un settore altamente strategico e prospettico, aprendo a Dresda una delle più moderne fabbriche di chip al mondo. Le macchine ad elevata automazione, completamente connesse e i processi integrati, combinati con i metodi dell’intelligenza artificiale (IA) faranno dello stabilimento di Dresda una fabbrica smart e pioneristica per l’Industry 4.0. Alla presenza virtuale della Cancelliera tedesca Angela Merkel, della Vice Presidente della Commissione europea Margrethe Vestager e del Presidente della Sassonia Michael Kretschmer, la struttura high tech è stata inaugurata ufficialmente oggi.

    “Per Bosch, i semiconduttori sono una tecnologia fondamentale ed è strategicamente importante svilupparli e produrli autonomamente. A Dresda, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, porteremo la produzione dei semiconduttori al livello successivo”

    Così si esprime Volkmar Denner, CEO di Bosch, che aggiuneg: “Questa è la nostra prima fabbrica AIoT: fin dall’inizio completamente connessa, basata sui dati e che si ottimizza autonomamente.” Bosch investirà circa un miliardo di euro in questa sede high-tech. Si tratta del più grande singolo investimento in oltre 130 anni di storia. La produzione a Dresda inizierà già a luglio, sei mesi prima rispetto alle previsioni. I semiconduttori realizzati nel nuovo stabilimento saranno quindi installati negli elettroutensili Bosch. Per i clienti automotive, la produzione di chip inizierà a settembre, ovvero con tre mesi di anticipo sul programma. La nuova fabbrica rappresenta un elemento importante della rete di produzione dei semiconduttori. Con essa Bosch rafforza la posizione della Germania come sede di tecnologia e business”. “La nuova fabbrica di wafer è un bene per l’Europa, per la Germania e per la Sassonia. Direttamente e indirettamente creerà molti nuovi posti di lavoro in un settore a fortissima crescita. Questo investimento da un miliardo di euro rafforza la Silicon Saxony e l’intero settore europeo dei semiconduttori” prosegue Michael Kretschmer, presidente della Sassonia. Già 250 persone stanno lavorando nei 72.000 metri quadri di superficie della fabbrica. Questo numero arriverà a circa 700 persone quando le opere di costruzione saranno completate. Nessun altro fornitore del settore automotive si dedica così intensamente alla microelettronica dagli anni ’50.

    È dal 1958 che Bosch produce autonomamente i propri semiconduttori

    Nello stabilimento di Reutlingen, dal 1970, vengono prodotti componenti speciali non destinati alla commercializzazione. Solo per le sue fabbriche di wafer di Reutlingen e Dresda, Bosch ha investito oltre 2,5 miliardi di euro da quando è stata introdotta la tecnologia di produzione per i 200 mm, nel 2010. Inoltre, miliardi di euro sono stati investiti nello sviluppo della microelettronica. L’azienda continua così a perseguire la propria strategia di crescita nello sviluppo e nella produzione di semiconduttori. “Questa competenza è fondamentale per molte soluzioni di sistema superiori realizzate in Bosch” ha dichiarato Denner.

    Semiconduttori per una migliore qualità della vita e sicurezza sulla strada

    In forma di microchip, i semiconduttori sono presenti praticamente in tutti i dispositivi tecnici: smartphone, televisori e wearable per il fitness. Senza i semiconduttori gli autoveicoli non potrebbero funzionare, né oggi né in futuro. Nel 2016, ogni nuovo veicolo nel mondo, aveva in media oltre 9 chip Bosch a bordo, su dispositivi come la centralina elettronica degli airbag, il sistema frenante e il sistema park assist. Nel 2019 questo numero era già arrivato a più di 17, quasi raddoppiato nell’arco di pochi anni. Negli anni a venire, gli esperti si attendono un’enorme crescita dei sistemi di assistenza alla guida, di infotainment e dell’elettrificazione. Con la fabbrica di wafer a Dresda, Bosch risponderà alla crescente domanda di semiconduttori proprio in tale direzione. “

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