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giovedì, 18 Aprile 2024
  • Noleggio e car sharing stanno cambiando la cultura dell’autoriparatore

    meccanicoCome il noleggio e car sharing stanno cambiando la cultura dell'autoriparatore?

    Elettrificazione, guida autonoma, adas, alimentazioni alternative: i temi caldi al centro delle analisi sul futuro del mercato auto non hanno conseguenze solo sulle strategie dei costruttori e sui consumi dei potenziali clienti ma anche su organizzazione ed attività del service management, in particolare nel modo di  vedere e gestire il lavoro di meccanici e carrozzieri.  A ben vedere, tuttavia, la questione evolutiva non riguarda solo il mutamento di know-how ed il percorso formativo che investirà il mondo dell’autoriparazione nella transizione da un mercato sostanzialmente endotermico (benzina, gas e  diesel) ad uno “multietnico” sia nella tecnica di base (endotermico, elettro/Ibrido) che nella geolocalizzazione (player e costruttori incombenti al di là del Vecchio Continente, in Cina ed India), sia infine che nella modalità di gestione e di mantenimento del “bene auto”. E riflettiamo partendo da questo ultimo punto. Si sta ragionando e discutendo parecchio sugli effetti della transizione tecnologica del mondo dell’auto (da endotermico alle “Zero Emissioni”). Ma si sta trascurando l’effetto reale che già su usi e consumi del mercato sta segnando la transizione “gestionale” dell’auto (dalla proprietà alle soluzioni diverse di “affitto”) attraverso i trend di crescita di noleggio e car sharing. Eppure sulla vita degli autoriparatori quest’ultima transizione pesa e sempre più peserà in modo significativo: vediamo perché.

     

    Dal Cliente fisico al Cliente “virtuale”: l’effetto del Boom Rent e Sharing

    noleggio autoIn effetti la prima riflessione da fare è sulla velocità di trasformazione culturale per la quale il mercato italiano (che per decenni ha incentrato i suoi volumi trainanti sulla proprietà provata e sull’acquisto di privati) da dopo la grave crisi dei “Mutui Subprime” ha visto ribaltare i valori a confronto, visto che a gonfiare volumi di vendita e di fatturati è da almeno 5 anni il comparto aziendale, e che i trend di noleggio e di sharing viaggiano spesso (anno per anno) su crescita a due cifre da diverso tempo. E nonostante outlook meno esplosivi per il prossimo anno, si può già decretare che l’interlocutore tipo per l’autoriparatore passa sempre più dal “proprietario fisico” al “locatore”. Con tutto quello che consegue e che si modifica, rispetto al classico e collaudato rapporto, in termini di :

    –              Authorities di intervento ed autonomia operativa : nell’approccio con il cliente Privato, sostanzialmente prevale tra questi e l’Autoriparazione il “codice”: il meccanico od il carrozziere studiano il Cliente, ne rilevano le esigenze e le preferenze e studiano la linea di intervento più idonea secondo la propria visione e preparazione professionale. Nel rapporto con “utilizzatori” di servizi di sharing o noleggio, sul “codice” prevale il “protocollo”, cioè l’insieme organico delle procedure che preventivamente si è convenuto di utilizzare tra autoriparatore convenzionato ed operatore di Renting o Sharing. Questo pone dei vincoli molto precisi nella espressione e nel workflow dell’autoriparatore sin dall’atto della accettazione del mezzo. Sarà il meccanico sempre più pronto ad interagire con i diversi protocolli senza subirne i vincoli?

    –              Infrastruttura operativa (ICT e supporti Informatici, Attrezzature, Location): ogni operatore di rent e di sharing sottopone l’autoriparatore ad una serie di interventi (di minima o di significativa entità, a seconda anche della condizione originaria del centro di assistenza) rivolti sia al layout dei locali, alla segnaletica ed alla pubblicità stradale, passando per la dotazione strumentale ed informatica più idonea al workflow ed allo scambio informativo nella fase di intervento. In tutto questo, l’autoriparatore potrà vedere un elemento di progresso, o più un nuovo focolaio di spese e di problemi?

    –              Tariffari  definiti negli accordi di convenzione con i locatori;

    –              Servizi obbligatori e corredo funzionale (Auto di Cortesia, turnazioni, personale dipendente, qualificazioni, Certificazioni, sessioni formative obbligatorie): spesso nelle convenzioni vengono comprese voci di servizio che fino a prima l’autoriparatore neppure sognava di contemplare, sia nell’offerta a corredo del Cliente sia nella riorganizzazione dei processi lavorativi ed organizzativi interni. Riuscirà l’autoriparatore a comprendere tutto ciò come un supporto alla qualificazione della sua attività ed alla fidelizzazione con il cliente?

    –              CashFlow (fatturazione, transazioni elettroniche, dilazioni e traslazioni di pagamento, rivalse, attivazione delle coperture assicurative, etc..): l’evoluzione normativa (lotta al contante, contrasto all’evasione ed al lavoro nero,etc…) e la crescita culturale del potenziale cliente già impongono all’autoriparazione una revisione dei paradigmi e degli usi che storicamente hanno regolato il rapporto commerciale tra fornitori di servizi e fruitori. Sapranno i titolari di cfficine e carrozzerie adattarsi dunque ai tempi che cambiano?

     

    Riccardo Bellumori

     

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