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venerdì, 04 Ottobre 2024
  • La mecca degli autoricambi è il web

    DI STEFANO BELFIORE

    Ebay e ricambi onlineLa mecca dei ricambi è il web. Solo i dati di eBay (1 articolo venduto ogni 7 secondi) misurano palesemente la forza del giro d’affari che partorisce la vendita online. Finestra a cui si affacciano sempre più i ricambisti nostrani. Ma che può diventare una miniera d’oro solo se alle spalle c’è una buona governance fatta di intuizioni, idee, professionalità, servizio ed equilibrio.  La risposta ottimale a questo mix di ingredienti manageriali è servita oggi con estremo stile dalla Calzaretta Pasquale & C. che, dal 1976, ad Oliveto Citra (in provincia di Salerno) si occupa della vendita di autoricambi servendo sia il primo impianto che l’aftermarket. Lo fa con 3 negozi (Car & Truck Parts di Avellino, Ricambi Auto CBC di Salerno, Ricambi SMC di Oliveto Citra). Fin qui l’offline rivolto principalmente ai meccatronici delle aree coperte dal network distributivo.

     

    Il balzo in avanti e l’online che esplode

    Stefano Calzaretta nel suo magazzino ricambi autoAccade poi che nel 2013 Stefano Calzaretta (nella foto), 29enne laureato in ingegneria dell’automazione all’Università Federico II di Napoli, entrato nell’azienda familiare tenta di far mettere all'impresa un piede nel web. Inizia allora a vendere qualche prodotto sullo store di eBay. L’incipit non è facile, poi le cose vanno bene. Rafforza allora la presenza. Segue la spinta sull’acceleratore: Amazon, altri marketplace ed infine un e-commerce in house. I risultati sono a dir poco notevoli. Oggi, dopo un fatturato lordo pari a 5 milioni di euro portato a casa lo scorso anno, le proiezioni 2017 schizzano letteralmente alle stelle, con un fatturato netto (compreso import-export) che si aggirerebbe, secondo stime fatte, sopra ai 10milioni di euro. Volumi di business, tanto per essere ancora più chiari, che risultano essere più del doppio di quelli (senz’altro importanti) traguardati dai 3 magazzini fisici afferenti all’impresa dell’Alta Valle del Sele.  Parliamo di una crescita del 100 per cento. “Segno di una policy commerciale tesa ad offrire il miglior rapporto qualità/prezzo, gestendo il mercato con coerenza e serietà, in un corretto rapporto e nel rispetto dei ruoli con la propria clientela” ci spiega Stefano. Senza dimenticare l’impatto positivo in ottica occupazionale. Una business unit che dà lavoro a 20 persone nella gestione oculata delle vendite online in tutti i suoi aspetti.

    Millennial Generation

    Ed è cosi che tradizione e innovazione si fondono in un sano equilibrio. Da un lato i punti vendita fisici che servono gli autoriparatori, dall’altro l’impronta digitale della cosiddetta ‘Generazione Y’ che, in questo caso, nella persona di Stefano dà un volto nuovo e parallelo all’azienda di ricambi muovendosi a tempo debito nei percorsi digitali (quando ancora erano poco calpestati) e soddisfando le esigenze degli automobilisti.  Così da ritrovarsi oggi ad essere tra i primi venditori di Ebay e di Amazon nel settore dei ricambi auto sia in termini di fatturato che in termini di affidabilità facendo il pieno di feedback positivi.

    Il podio dei ricambi più cercati

    “Rifacendoci alla nostra esperienza – ci svela Stefano –  gli articoli che ci richiedono di più sono frizioni e volani, ricambi per tagliandi (filtri + olio) e l’insieme dei componenti dell’impianto frenante”.

    L’orizzonte futuro

    Il team aziendaleCorre essenzialmente su 3 binari: online, export e gestionale. Il primo riguarda ovviamente la volontà di migliorare sempre più le performance provenienti dal business web. Porta che ha aperto il campo all’internazionalizzazione con una presenza importante in Francia e Germania. Che ora l’azienda ha intenzione di rafforzare, espandendosi in altri mercati esteri. Il terzo aspetto è legato al B2C di proprietà dell’impresa salernitana che ha intenzione di lanciare maggiormente. Tra i plus che annovera: la possibilità di scegliere anche il kit di montaggio presso un officina convenzionata SMC all’atto di acquisto di un ricambio.

     

    E se i grandi distributori internazionali mettono le mani sull’indipendente, il piccolo ricambista italiano che fa?

    Non potevamo di certo sottrarci a chiederglielo. Visto che questo è l’andamento attuale del mercato IAM. La risposta è ancora una volta aggregazione. Fare rete nel modo giusto. “Nel 2010 – racconta Stefano – siamo entrati in C.R.C. (Consorzio Ricambisti Campani)”. Network (fa parte di Fe.n.c.a.r, oggi in Nova Group) che associa 16 ricambisti per un totale di 20 punti vendita. “Ma la forza del partenariato – sottolinea Stefano (che in azienda gestisce tutto il fronte web e la parte finanziaria)- non risiede esclusivamente nell’essere un gruppo di acquisto ma un gruppo di vendita che dà la possibilità di poter aumentare la forza distributiva dei singoli consociati”.

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