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venerdì, 13 Dicembre 2024
  • Il gommista: un mestiere non per tutti

    DI STEFANO BELFIORE

    L’immagine che campeggia in alto non ha bisogno di commenti. Ecco cosa capita se si viaggia con pneumatici in cattivo stato. Parliamo di sicurezza e le gomme rappresentano il primo elemento per preservarla al meglio. C’è bisogno di competenza. E solo valorizzando la professionalità e contrastando Giuseppe Calì, portavoce CNA Gommistiqualsiasi forma di improvvisazione il settore degli pneumatici può risollevarsi e crescere in maniera sana. Ne è convinto Giuseppe Calì (nella foto), nominato di recente portavoce della CNA Gommisti. “Oggi – dice – assistiamo ad una sorta di anarchia nel settore. Sposando una policy multiservice, diversi meccanici si cimentano anche nel montaggio e smontaggio delle gomme casomai non avendo in officina le giuste competenze e l’idonea figura professionale per poter compiere correttamente questa delicata operazione. Il tutto a danno di chi da sempre esercita questa attività in maniera seria”.

    La legge in proposito è chiara: è necessario avere in officina un responsabile tecnico, adeguatamente e preventivamente formato, che possa  svolgere correttamente il lavoro del gommista. “Così – aggiunge Calì- ragioneremo per trovare le più consone forme di convivenza con i meccanici che rispettano le disposizioni in materia”. E va incontro, dunque, alla proposta lanciata da Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, di predisporre una certificazione, realizzata a norma di legge, in grado di qualificare la professione del gommista. “Già – spiega – il sito Pneumatici Sotto Controllo dà una certificazione del lavoro svolto. A questa ne andrebbe aggiunta un’altra in grado di identificare e accertare, come dire, l’autore del lavoro svolto. Un ottimo deterrente per bloccare gli avventurieri”. E sui possibili rischi e pericoli che si celano nel mercato online delle gomme, dice: “Internet è una realtà che non può non essere considerata vista la sua dimensione. E’ importante attivare sistemi di controllo per individuare e debellare nel migliore dei modi qualsiasi irregolarità (evasione dell’Iva e contributo su PFU), soprattutto monitorando le transazioni di acquisto  di pneumatici che avvengono all’estero”. “Devo dire che la piattaforma Cambio Pulito – conclude – sta dando i suoi primi frutti in tal senso. Ad oggi sono giunte circa 600 segnalazioni di anomalie avvenute nelle vendite digitali in Italia che sono in corso di verifica”.

     

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