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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Autoriparazione, tra crisi e prospettive positive

    Luci ed ombre del settore dell'autoriparazioneLuci ed ombre del settore dell’autoriparazione.

    E’ una fotografia in chiaroscuro quella che emerge dall’ultimo studio dell’Osservatorio Autopromotec, fatto sulla base di inchieste mensili condotte su un campione rappresentativo di officine di autoriparazione. Partiamo dal dato negativo: a maggio c’è ancora uno stop del comparto nazionale a conseguenza della crisi economica.

    L’autoriparazione tra crisi e fiducia nel futuro

    Per il settimo mese consecutivo è stato registrato infatti un calo delle attività di officina, con il 35% degli autoriparatori che ha dichiarato che l’attività di officina si è mantenuta su livelli bassi, contro appena il 5% di chi ha segnalato un alto livello di attività (il restante 60% ha invece dichiarato che l’attività si è mantenuta su livelli normali). Tuttavia il trend sembra destinato a invertirsi. Interpellati sulle previsioni a 3/4 mesi, la maggioranza degli interpellati (64%) ritiene infatti che la domanda si manterrà stabile, ma coloro che prevedono un aumento dell’attività sono di più di coloro che invece ipotizzano una diminuzione (20% contro 16%). I Nonostante il momento di difficoltà, dunque, filtra un cauto ottimismo tra gli autoriparatori che è dovuto probabilmente all’inizio della stagione delle graduali riaperture post-Covid, stagione che potrebbe ridare ossigeno all’economia, rinvigorire la domanda di mobilità e quindi anche di manutenzioni e riparazioni.

    Prezzi stabili per gli interventi di autoriparazione

    Dal Barometro emerge poi anche la situazione per ciò che riguarda i prezzi di officina, che in maggio si sono mantenuti su livelli prevalentemente normali (il 72% degli autoriparatori si esprime in tal senso). Tra gli altri, le indicazioni di prezzi bassi prevalgono su quelle di prezzi alti (22% contro 6%). Per quanto riguarda le previsioni a 3/4 mesi, appena il 3% degli operatori prevede un aumento dei prezzi, mentre per l’84% i prezzi si manterranno stabili e per il 13% vi potrebbe essere una diminuzione.

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