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martedì, 19 Marzo 2024
  • Autoricambi contraffatti: maxi frode da 6 milioni di euro

    La Guardia di Finanza infligge un duro colpo al mercato dei ricambi contraffatti. Le Fiamme Gialle del comparto provinciale di Torino scoprono una maxi-frode sequestrando centinaia di migliaia di componenti auto taroccati dal valore economico superiore ai 6 milioni di euro che riportavano  loghi contraffatti delle più note case automobilistiche nazionali ed internazionali, quali ad esempio Ferrari, Bmw, Lancia,  Alfa Romeo, Mercedes, Audi e Volkswagen compresi quelli di auto d’epoca, come le storiche “Lamborghini Miura” o “Lancia Stratos”.  Le indagini, svolte dai “Baschi Verdi” e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo, hanno consentito di ricostruire l’intera filiera produttiva e distributiva dei prodotti contraffatti identificando 30 responsabili che dovranno ora rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria di vendita di prodotti contraffatti, ricettazione e frode in commercio . “I ricambi e gli imballi falsi – riporta una nota stampa – erano prodotti da una vera e propria industria dei pezzi taroccati, radicata su tutto il territorio nazionale e così bene organizzata da riuscire ad ingannare non solo i consumatori, attratti da prezzi vantaggiosi, ma anche i meccanici delle officine che non si accorgevano del la contraffazione”.

    I danni dei ricambi taroccati

    Ben 1500 posti di lavoro che si sarebbero avuti in più nei canali di produzione ufficiali e  51 milioni di imposte indirette non versate, considerando anche l’indotto. Questi i danni socio economici correlati alla contraffazione delle parti di ricambio d’auto.

    I pericoli della contraffazione

    La Guardia di Finanza evidenzia che i pezzi falsificati non garantiscono la rispondenza agli standard qualitativi di quelli originali a causa delle scarse verifiche che sono effettuate in sede di produzione con notevoli rischi soprattutto in tema di sicurezza stradale. In più, i materiali utilizzati per la contraffazione spesso non rispettano le normative per la difesa dell'ambiente provocando non pochi problemi dal punto di vista della sostenibilità.

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