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venerdì, 03 Maggio 2024
  • Aumento delle revisioni auto, le cose da sapere e il bonus che lo mitiga

    Aumento delle revisioni auto, le cose da sapere e il bonus che lo mitigaL’aumento delle revisioni auto non è molto ingente ma il bonus per mitigarlo finirà presto.

    Quest’autunno si preannuncia contrassegnato dalle crescite nei prezzi e in questo quadro si inserisce anche l’aumento delle revisioni auto, in vigore dal 2 novembre. L’emanazione del Decreto attuativo da parte del Ministro Infrastrutture e dei Trasporti rende infatti operativo l’aumento della tariffa per le revisioni delle auto, che è passata da 45 a 54,95 euro. A questo puro costo amministrativo vanno aggiunti, qualora ci si rivolga ad una struttura privata, l’Iva del 22%, la tariffa motorizzazione di 10,20 euro e ulteriori 1,78 euro di spese postali per un totale di 79,02 euro, un 18% in più rispetto ai 66,88 euro attuali. Il Presidente della Cgia di Mestre, Roberto Bottan, ricorda che “la tariffa era bloccata dal 2007 ma gli investimenti imposti per legge dal Ministero dei Trasporti alle imprese sono stati ingenti nei settori della sicurezza, della formazione e dell’innovazione tecnologica: un aumento era quindi necessario”.

     

    L’aumento delle revisioni auto serve ai centri che le eseguono

    Secondo l’esponente della Cgia “L’aumento di 9,95 euro risponde alla necessità di garantire sia la sostenibilità economica dei centri di controllo e sia il mantenimento di un elevato standard qualitativo del servizio revisioni che, ricordiamolo, ha lo scopo principale di garantire la sicurezza stradale e la tutela degli utenti della strada“. Dalla Cgia ricordano poi che per alleviare l’aumento è prevista l’erogazione di un ‘buono veicoli sicuri’, del valore di 9,95 euro, destinato agli utenti che revisioneranno il proprio veicolo – motocicli compresi – tra il 2021 e il 2023. Gli interessati potranno presentare la richiesta del bonus a decorrere dalla data di entrata in esercizio della piattaforma digitale dedicata, l’unico strumento abilitato alla richiesta del contributo. Prima di chiedere il bonus occorrerà registrarsi alla piattaforma stessa con Spid, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi.

     

    Corsa al bonus contro l’aumento delle revisioni auto

    La piattaforma entrerà in funzione dal 21 dicembre 2021 e la richiesta del contributo potrà essere fatta dall’intestatario del veicolo solo dopo aver sostenuto con successo la revisione. La legge ha previsto per questo aiuto 4 milioni di euro l’anno per il periodo 2021-2023 e il contributo sarà valido per un solo veicolo a motore e per una sola volta nel triennio. È una dotazione piuttosto scarsa: secondo l’Asaps i ‘fortunati’ che riusciranno ad aggiudicarselo saranno solo 402.000 ogni anno, una piccolissima frazione dei proprietari dei 14.348.718 veicoli revisionati nel 2019, l’ultimo anno ‘normale’ prima delle misure contro la pandemia da Covid-19. I 4 milioni l’anno per il bonus appaiono così irrisori di fronte ai 645,6 milioni di euro spesi per il compenso delle officine e 313,9 milioni per IVA, diritti della Motorizzazione ed altri costi. È facile quindi prevedere che la corsa al bonus che minimizza l’aumento delle revisioni auto provocherà un grande affollamento nelle prenotazioni dato che al ritmo di 1.195.000 revisioni al mese, i 4 milioni stanziati si esauriranno in circa 11 giorni.

     

    Nicodemo Angì

     

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