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mercoledì, 24 Aprile 2024
  • Il post-vendita e elettrico: gli scenari in Francia

    Post-vendita in crisi con le auto elettriche.

    L’sos giunge dallo studio della Association Nationale pour la Formation Automobile (ANFA). Secondo il report se: “in Francia nel 2036 si dovesse arrivare ad una composizione del parco auto circolante con un 30% di auto 100% elettriche, il fatturato complessivo per concessionarie, autofficine, elettrauto, ricambiati e carrozzerie potrebbe diminuire del 20%, con un pesante impatto non solo sulle imprese ma anche sull’occupazione” si legge sull’Ansa.

      

     

    Le auto elettriche ed il post-vendita

    Si sa che le auto a batteria elettrica (BEV), per la loro composizione, necessitano di minor manutenzione rispetto ad un’automobile classica. Freni e sterzo sono meno sollecitati, le sospensioni risentono un po’ del maggiore peso, così come i pneumatici che nei BEV si usurano più in fretta, mentre non essendoci parti ‘calde’ in movimento non si richiedono il cambio dell’olio, il filtraggio dell’aria (esclusa la climatizzazione) e non ci sono usure del cambio e della frizione. Lo scenario ‘alto’ delinea dunque una forte diminuzione in Francia del business della manutenzione e della riparazione tradizionale, con una caduta del 10% a 42 miliardi di euro, pur potendo contare nel 2036 alla presenza nelle officine di un 69% di mezzi con motori tradizionali e solo del 21% di BEV” prosegue sempre l’Ansa che riporta lo studio.

     

    Cosa accadrà al post-vendita: scenari possibili sulla manutenzione in Francia

    Per gli analisti, un trend simile provocherebbe un aumento del 10% del costo orario della manodopera per la maggiore complessità elettronica dei modelli elettrici ma anche la crescita della spesa per i pneumatici (oggi sono il 17% della spesa, arriveranno al 20% nel 2036). Senza dimenticare il possibile incremento delle spese collegate alle riparazioni di carrozzeria per sinistri stradali. “Per ANFA – si legge ancora su Ansa –  i modelli BEV hanno una sinistrosità maggiore (+20% in Norveglia) sia per la rapidità delle accelerazioni, sia per l’assenza di rumore (incidenti con pedoni e ciclisti). Se non interverranno drastiche decisioni su equipaggiamenti obbligatori di ADAS e su limitazioni delle prestazioni in ambito urbano, al 2036 la voce carrozzeria potrebbe crescere e di parecchio, anche per la complessità di alcuni modelli”.

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