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giovedì, 28 Marzo 2024
  • Il virus cerca le vittime su Google

    Si sta diffondendo un worm che utilizza il motore di ricerca di Google per scovare i siti potenzialmente vulnerabili. Il worm effettua un defacement dei siti sfruttando un bug di phpBB (Php Bulletin Board), il popolare software di gestione dei Forum. E la ricerca dei siti che utilizzano una versione vulnerabile di phpBB avviene proprio tramite Google.
    In pratica il worm invia a Google una richiesta e il risultato è una lista di link a siti affetti dalla vulnerabilità. Una volta in possesso dell’elenco, il worm va a colpire i siti: una tecnica che è stata ribattezzata Google hacking. Come noto, infatti, anche gli hacker (o meglio i cracker, come amano sottolineare i puristi) utilizzano Google come tool per sferrare gli attacchi.
    In pochi giorni il worm (battezzato Santy.a) ha infettato oltre 130mila siti. Questo almeno è il numero di siti riportato da Msn Search, con la query NeverEverNoSanity: questa è la frase che viene inserita dal worm nei siti defacciati. Ma i siti in pericolo potrebbero essere molti di più.
    Il worm cancella tutti i file con estensione Htm, Php, Asp, Shtm, Jsp e Phtm e inserisce in home page la scritta “This site is defaced!!! This site is defaced!!! NeverEverNoSanity WebWorm generation X”, dove X è il numero di “generazioni” discese dal worm originario: ogni volta che il worm si “riproduce”, è una generazione in più. Cercando su Google, abbiamo trovato le tracce di addirittura ventiquattro generazioni di worm.
    Google avrebbe potuto evitare la diffusione del worm ma, secondo le dichiarazioni di Mikko Hypponen (research director di sicurezza F-Secure), non si è mossa subito. Google avrebbe potuto infatti facilmente bloccare il worm, limitandone la diffusione; ma i tecnici sono stati colti impreparati da un attacco che, questa volta, non era rivolto a Google, ma si perpetrava tramite il popolare motore di ricerca.
    Hypponen sottolinea di non essere riuscito a informare per tempo la persona giusta, quella in grado di arginare il problema: solo ieri sera infatti sono stati approntati i filtri necessari a impedire al worm di operare.

    Articolo di Emilio Roda pubblicato sul sito zeusnews.it in data 22-12-2004

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