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giovedì, 25 Aprile 2024
  • AcRolcar……….2012

    Siamo nel 2011, la fine è prossima, lo dicono i Maya. Niente più civiltà umana, niente più automobili….
    In un momento così grave, quando bisognerebbe semplicemente rassegnarsi all’ineluttabile, cosa fa AcRolcar?
    Se ne esce con il nuovo catalogo prodotti fresco di restyling grafico, un sacco di nuovi codici, ottima consultabilità. Bell’idea, stampata ben, su carta buona, farà un figurone mentre turbinerà verso l’occhio di quel megatornado che già si intravede dietro l’angolo.
    C’è da dire in loro difesa che, a differenza di molti altri, ci hanno provato a cambiare le cose, alimentandosi con l’energia pulita dei pannelli fotovoltaici e utilizzando imballi ecologici, ma non è bastato e quello che si staglia all’orizzonte sembrerebbe proprio uno tzunami.
    A che serve ormai affaticarsi tanto? Non sarebbe meglio arrendersi o almeno finirla di pensare a come sarà e quali fantastiche funzioni avrà il nuovo sito AcRolcar? E’ davvero necessario questo accanimento? Perché?
    Forse non c’è una sola risposta, magari è un modo per non pensarci o forse una forma patologica di stacanovismo. Quello che però un poco ci consola è che, quando una crepa aprirà l’asfalto all’improvviso inghiottendo l’auto e un fiume di lava minaccerà di travolgerla rapidamente, almeno i clienti AcRolcar potranno tirare su i finestrini.

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