Le candelette
Per le candele di preriscaldo dell’unità a gasolio (GM), la 9.3 si fornisce da Beru. Il codice di primo impianto è 0100226489. Si tratta di una candela “veloce” con le seguenti caratteristiche principali: – lunghezza totale:
135mm,
– corpo con esagono da 10 e filettatura M10,
– bulbo di diametro 5mm, rastremato all’estremità a 4mm,
– terminale ad innesto rapido,
– tempo di salita in temperatura (950°) in meno di 5″
La candela ad incadescenza Beru è composta principalmente del corpo della candela, dalla guaina incandescente con spirali di riscaldamento e di regolazione e dal perno di collegamento. La guaina incandescente in materiale anticorrosione è pressata in maniera ermetica nell’alloggiamento del corpo candela. Inoltre la tenuta della candela viene migliorata tramite un O-Ring posto tra corpo e anello isolante. La candela ad incandescenza preleva l’energia necessaria dalla batteria. Il controllo viene effettuato da una centralina elettronica che regola i tempi d’incandescenza. Le candelette della Beru sono progettate secondo lo standard ISO 7578 e 6550, che regolano le dimensioni e le varie tolleranze geometriche. Rispettano i capitolati dei costruttori di automobili, funzionando continuativamente da 10.000 a 25.000 cicli di pre riscaldo e post riscaldo e vengono sottoposte a collaudi fino a -30°c. Inoltre viene collaudata la resistenza agli agenti ambientali, alle sostanze con cui esse vengono a contatto, agli additivi e ai detergenti per motore.
I sedili
I sedili realizzati dall’azienda Faurecia non risultano particolarmente rigidi, trattenendo efficacemente il corpo dell’occupante: gli schienali anteriori imbottiti assicurano un’ottima tenuta laterale del tronco e delle gambe. Sono realizzati con una stoffa mista 30% lana e 70% sintetico, oppure con pelle. La parte posteriore dello schienale dei sedili anteriori rivestita contiene un’ampia tasca portaoggetti. Quello anteriore del guidatore dispone di regolazione elettrica dello schienale e delle escursioni in altezza e profondità, mentre quella della zona lombare è manuale. Su entrambi i lati il cuscino di tenuta è a riscaldamento elettrico a tre fasi. Nella zona posteriore si trova il divanetto con frazionamento degli schienali in 1/3, 2/3, attuabile con le relative e pratiche leve poste subito al di sotto della cappelliera. Infine, il bracciolo centrale è apribile, permettendo di stivare fogli di carta di modulo A4 e, se abbassato, si può aprire la botola per gli sci.
Il sistema di ritensione delle cinture
Delphi fornisce alla 9.3 il sistema di ritensione degli occupanti con il sensore per le cinture di sicurezza. Questo consiste di un sensore di carica, uno che misura la tensione delle cinture e un’unità di controllo elettronico. Il sensore di carica controlla la forza sui sedili degli occupanti anteriori, classifica il tipo di occupante (bambino, adulto…) o se il sedile è vuoto e provvede a un mirato funzionamento degli airbag. Quello della cintura identifica la presenza di un eventuale bambino.
L’alternatore
Il generatore raffreddato a liquido per un funzionamento più silenzioso, grazie all’eliminazione della ventola ed all’isolamento integrale, è fornito dalla Bosch. Il raffreddamento a liquido livella nell’alternatore le temperature di punta, che si verificano a veicolo fermo. Ciò unitamente all’eliminazione delle spazzole di carbone e degli anelli collettori prevista in questo tipo di alternatore, ne prolunga la durata.
La batteria
La batteria che è montata sulle nuove Saab 9.3 benzina e diesel è di tipo 70Ah, di dimensione 278x175x190mm (lung. x larg. x. Alt.) sigillata e con occhio magico. L’equivalente batteria Exide Italy è quella della serie Leader: codice L3, capacità 70Ah, spunto 680 A e dimensioni 278x175x190.
La telematica di bordo
Per quel che riguarda la comunicazione, Saab si appoggia attraverso il protocollo Bluetooth su Fuba con il supporto di Delphi. Le altre tecnologie Delphi sulla nuova 9-3 sono i moduli di comando integrati, i sistemi di ricezione, comunicazione, telematica e navigazione per il sistema
multimediale mobile.
Bluetooth permette ai congegni portatili di comunicare ad oltre 10 metri senza contatto fisico. Utilizzando questo protocollo standard, il telefono montato sulla nuova Saab 9-3 può comporre i numeri dalla rubrica dei cellulari abilitati per Bluetooth che si trovano nelle tasche o nelle borse dei passeggeri che si trovano sulla vettura. Sebbene oggi Bluetooth sia largamente utilizzato negli uffici per collegare i computer con le periferiche, questa applicazione è una delle prime che vengano utilizzate originariamente in un’automobile.
Il sistema d’informazione e intrattenimento Saab è costruito basandosi sulla nuova piattaforma multimediale mobile Delphi Open Computing Platform, che controlla le varie funzioni via MOST bus di comunicazione che opera nella modalità parallela combinata più efficiente sviluppata per prima da un’altra industria. La Open Computing Platform comanda un sistema operativo deterministico in tempo reale con applicazioni software modulari che permettono di aggiungere velocemente funzioni addizionali e che offrono la scelta d’integrazione con sistemi di altri fornitori.
La tecnica del pendolo
Il montaggio di tutti i propulsori sfrutta la soluzione denominata “a pendolo”: per assorbire le principali forze che si generano sul fondo dell’unità, questi sono sospesi su due supporti, uno dei quali idraulico, situati nel vano motore. Due aste parallele di piccole dimensioni sono montate in basso dietro al motore, tra il fondo del blocco e il retro del sottotelaio anteriore. Riempite di gas, agiscono da ammortizzatori, permettendo un movimento laterale di 20mm (4,5°) in entrata o in uscita. Il sistema indirizza rumori e vibrazioni verso il fondo della macchina, allontanandoli dall’abitacolo.
Sicurezza passiva
Saab Active Head Restrains è un dispositivo di sicurezza, agganciato alla parte superiore di un telaio all’interno dello schienale del sedile, che entra in funzione non appena la zona lombare viene schiacciata contro il sedile in caso di urto posteriore. Questo fa si che venga minimizzato il movimento della testa del passeggero riducendo la possibilità di lesioni al collo. La 9.3 è poi la prima vettura della casa svedese ad avere un airbag montato nella zona del tetto, oltre ai due frontali, e i pedali sono stati programmati per un facile distacco in caso d’urto grave, così come il piantone di guida e il volante sono collassabili.
Il cambio
Solo per le versioni a benzina è disponibile un cambio automatico a 5 marce con selezione manuale Saab Sentronic e opzione di cambio al volante. La trasmissione, prodotta dalla giapponese Aisin AW, si adatta sia allo stile di guida sia alle condizioni della strada: rileva i cambiamenti di potenza e carico del motore, i dislivelli della strada, l’altitudine ed è in grado di inserire automaticamente il neutral quando si frena per fermarsi. Da segnalare che i cuscinetti del cambio meccanico sono forniti dalla Koyo. La nuova 9.3 dispone di un manuale a 6 marce capace di gestire fino a 400Nm sulla potenziata Aero da 210Cv. Quello a 5 marce è stato migliorato attraverso l’adozione di un collegamento a cavi, invece che ad aste, a partire dalla leva.
L’illuminazione posteriore
Il dispositivo della Magneti Marelli è composto da una parte fissa e una mobile sul portellone. -Parte fissa con funzione di arresto verso esterno vettura, luce di posizione a due comparti, catadiottro, indicatore di direzione equipaggiato con lampade P21 (bianche) e PY21 (arancio). -La funzione luce di posizione viene ottenuta sottoalimentando le lampade normali (P21 mono-filamento) che altrimenti funzionerebbero come arresto. Questo è possibile grazie ad una centralina elettronica di controllo che Saab ha deciso di installare per eventuali funzioni di servizio (tra cui questa ed eventuali guasti alle lampade). Inoltre ha permesso di risparmiare ulteriormente qualche cent a fanale (e di avere un’estetica più piacevole) per non aver impiegato una P21/5 a doppio filamento. -Parte mobile con retronebbia, retromarcia e catadiottro equipaggiati con lampade P21 bianche. -Trasparente rosso e bianco realizzato in sovrastampaggio. I gruppi luce posteriori presentano peraltro un raggio ottimizzato che aiuta una netta separazione del flusso d’aria lungo la fiancata dell’auto. La sagomatura dell’angolo aiuta concretamente l’aria a girare prima che questa si separi. La creazione di un flusso d’aria su parte dei gruppi luce ha anche l’effetto di aiutare a ridurre l’accumulo di impurità che potrebbe pregiudicare la corretta funzionalità. La funzione luce d’arresto è stata programmata nella più esterna delle due lampadine montate in ciascun gruppo delle luci posteriori. Se questa lampadina si dovesse rompere si attiva automaticamente la seconda. Ciò è possibile perché la riduzione di tensione che non viene attivata quando viene premuto il pedale del freno, viene attivata ad entrambe le lampadine.
I proiettori
I fari della 9.3 Hella sono alloggiati in predisposte unità e realizzati in plastica formata, materiale che rispetto al vetro risulta essere più leggero, più difficile da scheggiare e meno esposto alla condensa. Utilizzano lampade alogene, collocate dietro le unità dei proiettori, per ottenere la massima illuminazione. Le superfici delle luci sono realizzate in magnesio. In opzione si possono richiedere le luci al bi-xeno, lampadine a scarica di gas che assicurano una luce brillante e bianca, capace di emettere 3.200 lumen contro i 1.500 di un’alogena. A seguito dei fenomeni di beccheggio, dei sensori rilevano la nuova inclinazione della parte anteriore della 9.3, mentre dei motori elettrici nelle unità fari regolano automaticamente l’altezza del fascio di luce per compensare le variazioni d’assetto.
La gestione del motore
La centralina di gestione motore è Saab. I tempi d’accensione, l’iniezione del carburante, la pressione del turbo e la misurazione della massa d’aria sono tutte funzionalità chiavi del motore controllate dal software Trionic 8. Il sistema migliora la gestione della coppia e la risposta in accelerazione. Durante l’accelerazione Trionic rileva se vi è sufficiente tenuta disponibile rispetto alla velocità e modifica i valori di coppia: In questo modo si eliminano anche quei fastidiosi strappi che si hanno quando si rilascia velocemente o si preme con forza sull’acceleratore. Oltre alle funzioni in comune con le altre centralina in commercio di gestione motore, Trionic effettua un monitoraggio del tasso di ionizzazione sulle candele per controllare singolarmente il processo di combustione di ciascun cilindro.
Pistoni e segmenti
I pistoni e i segmenti montati sulla versione Turbodiesel da 125Cv sono della Federal Mogul. In particolare si tratta dell’unità Opel GM: Y22DTH Turbodiesel 16V iniezione diretta con intercooler. Alesaggio 84mm Corsa 98mm. Cilindri 4 Cilindrata 2172cc Codice Pistone Nural 87-126007-10 Codice Pistone AE A350600 Codice Segmento AE: R60610 Caratteristiche tecniche: I 3 segmenti sul pistone sono tutti fosfatati. Il segmento di prima cava è La forma del pistone è particolare e tiene conto delle 4 valvole per cilindro e della camera di combustione per l’iniezione diretta.