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lunedì, 13 Maggio 2024
  • Auto a noleggio: cresce l’interesse degli italiani

    Auto a noleggio

    Gli italiani sono sempre più interessati alle auto a noleggio.

    A svelarlo è la piattaforma Guido Lascelta, il primo comparatore online di offerte di auto a noleggio a lungo termine.

    I dati estrapolati dopo il suo primo anno di attività parlano chiaro, perché a incidere sulla scelta degli automobilisti italiani e sul fatto di voler fare a meno della proprietà dell’auto preferendola noleggiare contribuiscono diversi fattori tra cui:

    • i prezzi delle auto nuove: che siano elettriche, ibride o PHEV, il prezzo dei veicoli nuovi cresce di anno in anno ma al tempo stesso diminuisce la propensione alla spesa degli italiani
    • nelle grandi città al fine di contenere emissioni e smog, impazzano limiti alla circolazione e domeniche ecologiche
    • alimentazione: le elettriche sono il futuro, il presente o solo un miraggio? Dubbi che assalgono gli italiani.

    Auto a noleggio: un tren in continua crescita

    A preferire forme di mobilità alternative come il noleggio o lo sharing in Italia sono oltre 160mila (fonte ANIASA) gli automobilisti, con o senza partita IVA, un trend che nei prossimi anni è destinato a crescere sensibilmente.

    Pierluigi Bonora promotore di #FORUMAutoMotive si è poi soffermato sugli ulteriori margini di crescita della formula: “Il noleggio offre già oggi una soluzione efficace alle diverse esigenze di mobilità. Per conquistare la fiducia di crescenti fasce di consumatori servirà maggiore informazione e chiarezza nell’offerta, insieme alla garanzia della piena trasparenza. Senza poi trascurare anche il contatto diretto con il cliente”.

    Angelo Simone CEO di Guido Lascelta ha poi osservato come: “I privati rappresentano la quota principale del circolante in Italia. Oggi si trovano ad affrontare con difficoltà e confusione il momento dell’acquisto dell’auto e sempre più spesso si affidano al noleggio apprezzando, in primis, la certezza del costo e poi la possibilità di evitare i rischi di svalutazione del bene e quello tecnologico connesso alle nuove motorizzazioni”.

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