Futurmotive è ai nastri di partenza.
L’evento, organizzato da Autopromotec, si terrà il 10 dicembre 2020 e si svolgerà all’interno di un’arena virtuale dove rappresentanti di aziende dell’aftermarket automotive ed esperti internazionali del settore si scambieranno idee, progetti e visioni su quelli che qualcuno definisce i “nuovi anni ’20” dell’auto. “L’iniziativa digital – spiega Renzo Servadei (nella foto), Amministratore Delegato di Autopromotec – avrà l’identità di un palinsesto televisivo: brevi e diversi focus di approfondimento funzionali ad edificare poi un link costruttivo tra la parte convegnistica e quella degli stand che espongono”.
Con Futurmotive, l’aftermarket diventa un’esperienza digitale. Che cosa si aspetta da questa prima edizione improntata sull’online?
Spesso, quando si fanno previsioni per il settore automotive, così come per altri settori, si vedono tabelle che ipotizzano scenari per i prossimi anni. Raramente, però, si verificano le previsioni passate per vedere se e come si sono avverate: questo perché tali e tanti sono i fattori da inserire nell’algoritmo che spesso analisi anche accurate portano a risultati fuorvianti. Un esempio sono le previsioni relative ad un rallentamento dell’evoluzione tecnica verso auto sempre più green a causa del CoViD-19: previsioni che si sono ribaltate, perché il fattore ambientale ha prevalso nel sentiment dell’opinione pubblica rispetto alle preoccupazioni di natura economica. Ecco perché in Futurmotive – Digital Expo and Conference abbiamo cercato di inserire diverse analisi e diverse angolazioni, che hanno l’intento di fornire un quadro il più possibile concreto delle prospettive di settore. Saranno infatti presenti importanti aziende, Università, think tank internazionali ed associazioni che daranno la proiezione dal proprio punto di vista. Ci fa piacere che tutti abbiano accettato con entusiasmo questa sfida.
Quali saranno le tematiche che verranno affrontate ed il networking digital che si intende sviluppare?
Per catturare al meglio l’attenzione degli operatori del settore, abbiamo scelto di dare all’evento ritmi televisivi: abbiamo inserito nel programma numerose sessioni dedicate a vari focus, in modo che ciascun operatore professionale possa trovare – all’interno di sessioni di circa 40 minuti – approfondimenti relativi alla propria materia di interesse. In più, abbiamo anche all’incirca 50 stand virtuali: in questo modo, gli operatori di settore potranno trovare immediatamente le soluzioni tecniche di cui hanno sentito parlare nella parte convegnistica. Ecco perché parliamo di Digital Expo and Conference.
Il futuro dell’aftermarket, così come quello dell’auto, farà sempre di più i conti con la digitalizzazione. Un player del post-vendita, a suo avviso, come deve affrontare queste sfide e prepararsi al meglio al cambiamento già in atto?
Possiamo condensare la riposta a questa terza domanda attorno a tre parole chiave: formazione, informazione e attrezzature. Questo momento di riflessione nel settore automotive deve essere utilizzato al meglio per formare il proprio personale sulle nuove esigenze della mobilità, assicurarsi la disponibilità dei dati tecnici ed essere opportunamente attrezzati per affrontare nuove sfide manutentive. Chi saprà cogliere questa sfida ne uscirà rafforzato, atteso che, finita la pandemia, le previsioni non danno alcun segnale di ridimensionamento del parco circolante. La fine della pandemia segnerà quindi non solo un grande sollievo dal punto di vista sanitario – la salute rimane sempre la cosa più importante -, non solo un momento di ripresa economica, ma anche e soprattutto un grande momento di ripresa della speranza: una speranza non basata su un ottimismo di maniera, ma su solidi presupposti che anche noi, come Autopromotec, cercheremo di contribuire a costruire, anche attraverso l’iniziativa Futurmotive – Digital Expo and Conference.
Stefano Belfiore
