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giovedì, 09 Maggio 2024
  • EICMA 2023, quando la passione a due ruote fa rima con professione

    EICMA 2023

    La mobilità del futuro a EICMA 2023

    Se il futuro è elettrico, allora a EICMA 2023 si sono viste diverse anteprime sul ‘come’ ci muoveremo nei prossimi anni. In effetti al Salone le 2 ruote elettriche e ibride erano diverse, proposte da marchi classici così come da nomi nuovi. La cinese NIU, per esempio, ha portato XQi3 è una dirt bike elettrica, la SQi una moto leggera e la RQi è il modello più prestazionale.

    Nei progetti del grande brand cinese ci sono anche due scooter pensati per cambiare velocemente le batterie (battery swapping) in ‘stazioni’ dedicate per aumentare l’autonomia. Più piccola ma con le idee altrettanto chiare è invece Hurba, azienda romana che ha persino una divisione che produce le batterie, la Aenerga. Le novità Street Raptor 300S e Street Raptor 300S Air hanno il motore da 11 kW che permette di circolare anche nelle tangenziali e in autostrada dato che è equiparato ai 150cc. La prima si ricarica a qualsiasi colonnina grazie alla presa Tipo 2 mentre la seconda ha la batteria estraibile.

    Elettriche di ogni tipo a EICMA 2023

    Ben altre prestazioni sono promesse dalla Lacama 2.0 prodotta da Italvolt. La versione Hypersport raggiunge una potenza di 150 CV e una coppia massima di 230 Nm mentre la variante Hyperlight si ‘accontenta’ di 82 CV e 170 Nm. Sospensioni raffinate, prestanti freni Brembo e una costruzione quasi artigianale, con un fantastico telaio realizzato in un’unica fusione di alluminio, portano il prezzo molto sopra i 30mila euro ma le enormi possibilità di personalizzazione, le prestazioni, l’autonomia di 250 km e la ricarica anche fast a 19 kW lo fanno sembrare meno alto. Nel settore delle moto ‘vere’ c’è un altro marchio ormai collaudato: Zero Motorcycles. La gamma 2024 portata a EICMA 2023 avrà tre moto d’ingresso da 11 kW (possono essere potenziate presso i concessionari per essere guidate con la patente A), guidabili quindi sulle grandi arterie stradali anche con le patenti A1 o B. La linea Dual Sport di enduro stradali vede la nuova DS, nata sulla base tecnologica della DSR/X mentre la gamma Street si arricchisce della S, modello entry level che guida una generale diminuzione dei listini.

    Degno di nota anche il Velocifero Race-X ideato da Alessandro Tartarini (ricordate Italjet?), presentato a EICMA 2023 in versione definitiva. È una sorta di scrambler elettrico prodotto da 2024 e guidabile a partire dai 16 anni con patente A1. In Fiera anche la Jump Scrambler, piccola moto per il fuoristrada con motore da 3 kW ma una grande coppia di 175 Nm, e lo scooter cittadino Tennis E, con lo stesso motore e due batterie estraibili per un’autonomia di 80 Km.

    Anche i fornitori aftermaket a EICMA2023

    Un grande gruppo europeo come Piaggio non poteva poi chiamarsi fuori dalla rivoluzione elettrica: la Vespa Primavera e la Sport S, riviste anche esteticamente, sono infatti disponibili con motorizzazioni endotermiche omologate Euro5 e con motore elettrico. La meccanica rimane la stessa e anche le omologazioni: quella L1e (ciclomotore con velocità limitata a 45 km/h) riceve però le batterie estraibili mentre quella L3e arriva a 70 km/ora.

    Passando al mondo dell’aftermaket citiamo Texa, uno dei leader globali nel settore delle diagnosi, che presenta diverse novità che riguarderanno sia gli OEM sia le officine indipendenti: esse sono in grado di manutenere anche i sempre più diffusi sistemi di sicurezza attiva e passiva delle moto.

    Anche Bosch ha presentato diverse novità, dalle strumentazioni digitali da 5 pollici (anche in versione dotata di connettività) alle nuove versioni del suo MSC – Motorcycle Stability Control destinate ai motoveicoli più piccoli. Altre novità sono sensori radar per gli ADAS motociclistici, nuovi motori elettrici per mozzo ruota più leggeri e con recupero di energia e sistemi di controllo motore compatibili Euro 5 e Bharat Stage 6 (per l’India) dotati di diagnosi OBD II, Step 1 e 2. Se viene richiesta una diagnosi per una moto gli operatori indipendenti possono tranquillamente farla: basta formarsi e avere gli strumenti giusti per lavorare anche in questo settore.

     

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