La valvola EGR è uno dei dispositivi usato per abbassare le emissioni degli ossidi d’Azoto nello scarico dei motori. Introdotta dapprima nei motori diesel, sta trovando applicazione anche in quelli a benzina anche se con finalità non perfettamente sovrapponibili comparando i due tipi di alimentazione.
Il funzionamento della valvola EGR – Exhaust Gas Recirculation – prevede sostanzialmente l’immissione nel collettore di aspirazione di una certa quantità dei gas di scarico, abbassando così la temperatura in camera di scoppio. Ricordiamo che l’Azoto è un gas inerte ma nei motori ad alte prestazioni, quali i moderni turbodiesel e i recenti motori a idrogeno, le pressioni e le temperature sono così elevate da superare la sua “ritrosia” a creare composti con altre sostanze. La sua combinazione con l’Ossigeno dell’aria crea quindi i pericolosi ossidi di Azoto NOX, composti che, a differenza dell’anidride carbonica, sono tossici di per loro. Essi possono nascere all’interno dei motori a combustione qualsiasi sia il carburante utilizzato (compresi quindi quelli sintetici e bio) dato che derivano da quell’Azoto che costituisce l’80% dell’aria atmosferica.
Valvola egr ad alta o bassa pressione: significato e differenze
Come detto all’inizio, la valvola EGR reimmette una parte dei gas di scarico in aspirazione e questi, non partecipando alla combustione, abbassano la temperatura in camera di scoppio e quindi la quantità di NOXprodotta. Questo dispositivo viene controllato dalle centraline di gestione motore e prevede una tubazione connessa alla linea di scarico, un attuatore che muove la valvola vera e propria e un altro condotto collegato al collettore di aspirazione. Si tratta quindi di una sorta di “cortocircuito” che può iniettare in aspirazione, invece che espellere in atmosfera, fino al 15% circa dei gas di scarico. Nei sistemi EGR ad alta pressione il recupero dei gas combusti avviene nel collettore di scarico, una soluzione che può portare a un aumento della temperatura e conseguente riduzione della densità dell’aria aspirata, diminuendo il rendimento del propulsore. Più efficiente è la valvola EGR a bassa pressione: il prelievo dei gas di scarico avviene dopo il filtro antiparticolato, essi sono raffreddati in un radiatore dedicato e iniettati in aspirazione in modo da evitare il controproducente incremento di temperatura dell’aria.
Come capire che la valvola EGR non funziona: i sintomi
È facile capire come la valvola EGR possa sporcarsi, soprattutto se essa fa parte di un motore diesel, e quindi funzionare male o bloccarsi del tutto. I sintomi di questo malfunzionamento sono una diminuzione della potenza del motore, soprattutto ai bassi regimi, un aumento dei consumi, emissioni di fumo dallo scarico durante le accelerazioni e problemi all’avviamento del motore. Dato che è collegata alla centralina i sistemi di bordo rileveranno le anomalie e faranno accendere la spia gialla del motore: una diagnosi potrà confermare il malfunzionamento della valvola EGR. Ricordiamo che non è consentito rimuovere la valvola EGR (fa parte della conformità della vettura): facendolo ci si espone a pesanti sanzioni, quali il ritiro della patente o il sequestro della carta di circolazione/Documento unico di circolazione e proprietà.
Sottolineiamo poi che escludere la valvola EGR aumenta la temperatura in camera di scoppio in un modo non previsto in sede di progetto. È qualche volta possibile pulire il dispositivo senza rimuoverlo, utilizzando additivi chimici dedicati che vengono spruzzati nella valvola. Un’altra strada è la decarbonizzazione con Idrogeno, che scioglie i depositi di Carbonio in modo non aggressivo.
La vera pulizia della valvola EGR è però quella che il meccatronico può fare smontandola, valutando se è possibile detergerla con prodotti o strumenti professionali, o se invece va sostituita.