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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Usare il parcheggio condominiale, le regole e le eccezioni

    Usare il parcheggio condominiale, le regole e le eccezioniIl parcheggio condominiale è un diritto di tutti

    Tornare a casa e non trovare un posto auto nel parcheggio condominiale può essere un’evenienza veramente spiacevole e fonte di tensione fra i condomini. Eppure le Legge stabilisce chiaramente diritti e doveri dei proprietari, per esempio imponendo la rotazione obbligatoria del posto auto. Il principio è semplice: essendo il parcheggio condominiale un’area comune esso è di tutti e tutti hanno quindi lo stesso diritto di avere un posto per la propria automobile. È chiaro che a questo concetto ideale si sovrappone spesso una realtà che vede il numero delle automobile maggiore di quello dei posti auto nel parcheggio condominiale: cosa si può fare? In questo caso il regolamento del condominio o l’assemblea condominiale troveranno il modo di assegnare i posti auto con un criterio di equità.

     

    Il parcheggio condominiale e le persone svantaggiate

    Può inoltre capitare che uno o più condòmini si trovino in una situazione peculiare tale da dover avere costantemente l’uso del parcheggio condominiale. In altre parole, può esserci qualcuno che, per così dire, ha più diritto di altri di trovare sempre un posto auto libero? Il sito web Laleggepertutti dà una risposta affermativa, citando la giurisprudenza, la costituzione e alcune sentenze. Si ricorda che il parcheggio condominiale è di proprietà di tutti i possessori delle unità abitative che compongono il condominio, dato che il Codice civile lo cita espressamente come una delle parti comuni dell’edificio. I criteri per poter parcheggiare sono nel regolamento condominiale o, nel caso essi non siano citati, vengono deliberati dall’assemblea condominiale. In ogni caso nessuno può dire che un posto auto è suo perché “parcheggio sempre lì”. La giurisprudenza ha comunque stabilito delle priorità per l’uso del parcheggio condominiale ‘per dovere di solidarietà’, un principio costituzionale che deve essere riconosciuto a favore dei condòmini disabili, a maggior ragione se gli spazi sono insufficienti per ospitare tutti i veicoli. Ricordiamo inoltre che esistono differenze sostanziali, e anche per l’uso, fra i box auto e i garage condominiali.

     

    Diritti forti per i disabili nel parcheggio condominiale

    in base a una sentenza del Tribunale di Roma, nessuno può contestare la delibera che riserva al portatore di handicap un posto auto nel parcheggio condominiale, eventualmente nelle vicinanze del portone d’ingresso dell’edificio in modo che abbia un accesso più agevole alla sua abitazione. Ancor prima di questa sentenza il Tribunale di Verbania (secondo quanto riportato dal sito web Laleggepertutti) aveva statuito che: “il condomino portatore di handicap con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, ha il diritto di poter parcheggiare il più vicino possibile all’ingresso condominiale: questo diritto è considerato preminente rispetto all’interesse degli altri condòmini“. L’assemblea di condominio deve quindi tener conto dell’interesse di tutti riguardo del parcheggio condominiale ma anche delle particolari esigenze del singolo condomino. Questo riguardo chiama in causa dovere di solidarietà citato dall’articolo 2 della Costituzione, secondo il quale la Repubblica: “richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale“. Si cita anche l’articolo 32, che difende il diritto alla salute anche nel senso dell’eliminare ogni forma di discriminazione riconducibile ad una situazione di invalidità. Fatte salve queste priorità, l’assemblea di condominio può, nel caso i posti nel parcheggio condominiale siano insufficienti, stabilire dei turni settimanali o mensili in modo da consentire a tutti di fruire di questo spazio comune. Se non si trova un accordo si può ricorrere a un sorteggio ma la rotazione è comunque obbligatoria.

    Nicodemo Angì

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