Opel ha commercializzato la sua prima autovettura dotata di ABS nel 1983.
Si trattava della Opel Senator, una grande berlina 4 porte che all’epoca era l’ammiraglia della Casa tedesca, una delle prime autovetture in Europa ad adottare di serie, sulla versione CD, l’ABS.
Fu presentata cinque anni prima, nel 1978 e al pari delle precedenti ammiraglie a sei cilindri, come ad esempio la Opel Monza, era realizzata sul pianale della Record-E.
Più lunga e spaziosa, la Opel Senator aveva un frontale decisamente più largo e presentava diversi particolari unici, come la mascherina dal design inedito, il terzo montante arretrato e il terzo finestrino laterale. Montava propulsori a 6 cilindri con versioni che spaziavano da una cilindrata di 2.8 litri per 140 cavalli ad una più potente da 3 litri, quest’ultima disponibile a carburatori da 150 cavalli o a iniezione elettronica da 180 CV.
La Opel Senator aveva sospensioni indipendenti con molle Miniblock e ABS.
Il sistema ABS consentiva di sfruttare tutta la potenza dell’impianto frenante, nelle frenate di emergenza, ma anche di controllare il comportamento della vettura in decelerazione, mantenendo sempre elevata stabilità e direzionali.
La centralina elettronica dell’impianto ABS anticipava la tendenza al bloccaggio di ogni ruota, agendo in frazioni di secondo, impedendo alla ruote di bloccarsi.
Nelle frenate limite e su fondo sdrucciolevole, l’ABS si rivela un prezioso aiuto anche per quanto concerne la direzionalità della vettura, poiché aiuta il guidatore a sfruttare il massimo della potenza frenante in situazioni di emergenza.
La possibilità per il guidatore di sterzare anche durante una frenata in curva accompagnato da spazi di arresto sempre più ridotti, hanno decretato la definitiva diffusione dell’ABS su tutte le vetture prodotte in Europa, facendolo rientrare nell’equipaggiamento di serie su tutte le vetture, anche sulle citycar.
