Opel Astra è un modello di successo che, generazione dopo generazione, ha saputo rinnovarsi.
Nel 1998, viene presentata la seconda serie, una versione che segue la F è che porta al debutto per la prima volta nella casa del fulmine, la carrozzeria totalmente zincata: Opel Astra apre così un nuovo capitolo nel segmento delle compatte.
La serie G si caratterizza anche per i gruppi ottici con potenza luminosa aumentata del 30% e per il nuovo telaio DSA (acronimo di Dynamic Safety Action). Negli anni a venire arriva in gamma le potenti Astra OPC e la V8 Coupé, varianti che saranno impegnate anche nella 24 ore del Nurburgring.
La Astra G ha diversi elementi in comune con l’ultima generazione, il design audace e puro, ma anche un piacere di guida che offre al pilota il pieno comando della vettura.
Opel Astra: una gamma in continua evoluzione
L’attuale generazione si caratterizza per il frontale Opel Vizor e per l’abitacolo Pure Panel completamente digitale e configurabile, alle variante ibride plug-in si affiancherà nel corso dell’anno una versione completamente elettrica.
Attualmente in listino la Astra GSe è la versione top di gamma, non solo per quanto concerne la potenza massima, 225 cavalli, ma anche per le basse emissioni e consumi, circa 25 g/km di CO2 a fronte di un consumo di carburante, nel ciclo WLTP, di 1,2 – 1,1 litri per 100 km.
Opel Astra: telaio DSA e carrozzeria galvanizzata
Due plus che hanno contraddistinto la seconda generazione di una media di successo, il telaio dinamico DSA aveva un elevato grado di rigidità flessionale e torsionale, rispetto alla prima generazione era praticamente doppio.
Fu sviluppato ex novo e consentiva di avere una guida più precisa e controllata, nel 1999 con l’introduzione dell’ESP, la sicurezza aumenta notevolmente.
Marco Lasala