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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Ferrari contraffatta

    Una Ferrari contraffatta.

    Proprio così. Nelle scorse ore i funzionari dell’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli della Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Ponte Chiasso in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso, sulla base di un’analisi dei rischi locale, hanno eseguito un controllo su un automezzo diretto verso la Svizzera rinvenendo sul pianale una replica di una Ferrari F1 Niki Lauda, risultata contraffatta.

    Come è stata scoperta la Ferrari contraffatta

    L’iniziativa del controllo è stata assunta in quanto la descrizione della merce contenuta nei documenti doganali di scorta del trasporto quale “modello show car in vetroresina” ha fatto sorgere il sospetto di possibile violazione della normativa in materia di contraffazione, rinforzato dall’esiguità del valore dichiarato e dalla natura della professione dell’esportatore che, da una prima indagine risultava principalmente impegnato in attività del settore edile. All’atto della visita gli operanti hanno accertato che il carico era costituito da un simulatore con caratteristiche del tutto similari a quelle di una Ferrari originale e, in particolare, è stata rilevata la presenza della scritta “Ferrari” all’interno del contagiri posizionato sul cruscotto.

     Gli esiti della perizia sulla Ferrari

    La perizia resa a seguito di richiesta di intervento diretta ad accertare l’eventuale utilizzo improprio del diritto di proprietà intellettuale “Ferrari”, formulata ai sensi del Reg. UE  n. 608/2013 relativo alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale da parte delle autorità doganali, ha confermato che l’oggetto del fermo non è stato realizzato da Ferrari S.p.A. o da licenziatari della stessa, e che il tachigrafo riproduce senza autorizzazione il marchio comunitario figurativo “Ferrari” caratterizzato dalla F allungata.

    Scatta la denuncia per l’esportatore della Ferrari contraffatta

    Pertanto, si è proceduto alla denuncia dell’esportatore per le violazioni di cui agli artt. 473 (contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell’ingegno o prodotti industriali) 474 (introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi), e 517 (vendita di prodotti industriali con segni mendaci) e al sequestro della replica della monoposto Ferrari F1 Niki Lauda.

    L’attività posta in essere, volta a garantire l’osservanza delle norme in materia di anti-contraffazione, si inquadra in un più generale dispositivo di controllo al confine, in costante sinergia tra Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e Guardia di Finanza.

     

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