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domenica, 28 Aprile 2024
  • Carenza di chip: se il nuovo soffre, le auto usate brindano!

    ​La produzione di auto nuove tentenna causa carenza di chip e l'usato decollaLa produzione di auto nuove tentenna causa carenza di chip e l’usato decolla.

    La carenza di chip non sembra potersi risolvere a breve e questo sta rallentando considerevolmente l’attività degli stabilimenti di produzione. Le Case hanno risposto in varie maniere: Tesla, per esempio, ha modificato le sue elettroniche per usare componenti diversi da quelli consueti mentre altri costruttori hanno sospeso la produzione di certi allestimenti privilegiando quelli meno colpiti dalla carenza di chip. Un altro effetto della carenza di chip è l’allungamento dei tempi di consegna di molti modelli e queste difficoltà stanno impattando su diversi aspetti del mercato delle automobili. Come abbiamo visto recentemente, il rallentamento della produzione di auto nuove ha spinto le richieste di automobili usate. Questo anche perché il mercato dell’usato si è evoluto e può contare anche su veicoli recenti, comprese auto di lusso e sportive, ed è quindi in grado di soddisfare un ampio ventaglio di esigenze. Aggiungendo il fatto che il nuovo Ecobonus 2021 ha rifinanziato anche l’acquisto di auto usate Euro 6 è facile capire come il mercato dell’usato sia in tensione.

     

    ​La produzione di auto nuove tentenna causa carenza di chip e l'usato decollaGli effetti globali della carenza di chip

    Una situazione simile si sta verificando negli Stati Uniti, che sperimentano una grande richiesta di veicoli usato con prezzi fino a 10.000 dollari. Questo sta creando rialzi nei prezzi delle vetture di seconda mano anche se la corsa all’aumento sembra rallentare dopo mesi che hanno visto incrementi del 7/8%. Gli esperti pensano però che se la carenza di chip non si risolverà a breve la pressione sui prezzi dell’usato causata dai rallentamenti nelle immatricolazioni non si attenuerà velocemente. E se persino Toyota, sta finora patendo poche conseguenze per la carenza di chip – ha scorte enormi perché ‘scottata’ dal terremoto e dal disastro della centrale nucleare di Fukushima – programma dei tagli per settembre, le marche USA continuano a tagliare la produzione. Ford, per esempio, ha sospeso temporanemanete la produzione del suo pickup F-150 e anche la produzione tedesca della Fiesta riprenderà il 28 agosto dopo una settimana di stop. Volkswagen ha temporaneamente sospeso la produzione della ID.3 Pure, Audi ha prolungato le ferie e farà ricorso all’orario ridotto e Stellantis ha fermato l’impianto di Rennes mentre Sochaux lavora ritmo ridotto. La richiesta di auto usate causate dalla persistente carenza di chip dovrebbe quindi rimanere sostenuta ancora per un po’ e l’aftermarket potrebbe trarne vantaggio, dato che questi veicoli ricorrono all’assistenza ufficiale molto meno di quelli nuovi.

     

    Nicodemo Angì

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