BMW 3.0 CSL rende omaggio al passato, alla storica antenata degli anni ’70.
Un passato glorioso, un modello sviluppato per portare la tecnologia da pista su strada al fine di esaltare il puro piacere di guida, così la nuova BMW 3.0 CSL è stata sviluppata con l’intento di abbinare una tradizione lunga 50 anni, ad una tecnologia moderna.
Cuore di questa splendida special edition è un motore sei cilindri in linea da 3 litri, sovralimentato, capace di sprigionare una potenza di 560 cavalli per 550 Nm di coppia massima.
Si tratta del sei cilindri in linea destinato alla produzione in serie, più potente mai prodotto dal Marchio dell’elica, un propulsore che rispetto a quello montato sulla M3 ed M4 da 510 CV, è stato ulteriormente rivisto, al fine di adattarlo anche a un utilizzo racing.
Per trasferire l’abbondante coppia motrice sull’asfalto, è stata scelta la trazione posteriore, il cambio è un manuale a 6 marce, con rapporti di trasmissione adattati alle rinnovate performance. Il pomello del cambio della 3.0 CSL è stato appositamente progettato per questo modello e porta inciso il numero 50.
BMW 3.0 CSL sarà prodotta in soli 50 esemplari
Adeguato alle performance l’impianto frenante, ottimizzato per sopportare anche stress termici elevati, all’anteriore sono presenti pinze fisse a sei pistoncini con dischi in ceramica da 400 mm, al retro, le pinze sono a un pistone con dischi sempre in ceramica da 380 mm.
La nuova BMW 3.0 CSL è stata preparata per essere impiegata in pista
Al fine di contenere il peso ampio è l’utilizzo di materiali compositi, la plastica rinforzata con fibra di carbonio è utilizzata per modellare diverse aree della carrozzeria, tra cui tetto, portellone del vano bagagli, grembialature anteriori e posteriori, attacchi pannelli materiali, estrattore aria inferiore posteriore e alettone. Tutti questi componenti sono per lo più realizzati a mano ed esclusivamente per questa versione.
La BMW 3.0 CSL è dotata di impianto di scarico in titanio, più leggero di circa 4,3 kg rispetto a quello convenzionale in acciaio.
Marco Lasala
