Bentley ha annunciato che a partire dal 2024 non produrrà più il suo potente motore W12.
Nell’ottica dell’elettrificazione della sua intera gamma, con uno switch definitivo all’elettrico che avverrà a distanza di meno di un decennio, la Bentley ha annunciato che il W12 sarà sostituito da altrettanto potenti unità ibride plug-in.
Una decisione che rientra nella strategia Beyound100, le emissioni medie della flotta entro l’inizio del prossimo decennio saranno pari a 0 g/km di CO2.
Un percorso già da tempo iniziato in casa Bentley con il lancio della Flying Spur Hybrid e della Bentayga, sull’intera linea di modelli che attualmente montano questo propulsore sarà disponibile una variante con propulsione ibrida.
Bentley W12: un motore assemblato a mano
Gli artigiani dello stabilimento inglese di Crewe, ventidue per l’esattezza, impiegano 6,5 ore per costruire un motore W12, propulsore che successivamente viene sottoposto a un’ora di test al banco prova. Ogni settimana un motore W12 viene fatto girare per un ciclo di prova prolungato per poi essere completamente smontato e controllato per una ispezione.
Nel corso di questi decenni, il primo W12 è stato commercializzato nel lontano 2003, questo splendido motore ha subito una costante crescita sia in termini di potenza, aumentata del 37%, sia in termini di coppia massima, cresciuta del 54%, il tutto con una riduzione delle emissioni del 25%.
Un risultato incredibile, ottenuto grazie all’utilizzo di una pompa dell’olio completamente progettata da zero, di un nuovo sistema di raffreddamento e di un sistema di sovralimentazione e di iniezione, più efficace.
In occasione del lancio della Bentayga nel 2015, il W12 è stato nuovamente progettato partendo dal basamento, dotandolo del sistema di disattivazione dei cilindri e del turbo twin-scroll.
Marco Lasala