La crisi legata alla pandemia internazionale impatta drasticamente sul settore auto.
Il dato sulle immatricolazioni fortemente negativo.
A giugno sono state immatricolate poco più di centomila autovetture con un calo importante stimato dal Centro Studi Promotor nel 23,1% rispetto allo stesso mese del 2019.
Un anno nero per il settore auto
In termini assoluti abbiamo ben 4,5 punti percentuali di calo sul mese di giugno.
La preoccupazione dei tecnici è legata alle difficoltà anche post pandemia, ad esempio proprio sul mese di Giugno, a rientrare negli standard tradizionali di vendita.
Se si considera il dato sul semestre il crollo è drastico: 46,1% ossia quasi 500 mila auto in meno vendute.
Il futuro dunque non appare limpido. Sempre da ciò che emerge dalla indagine che il 70% dei concessionari dichiara di avere un calo degli ordini mentre il 62% evidenzia una insufficiente affluenza ai saloni di vendita.
Altro dato lampante è il numero di auto invendute in giacenza: ben 500.000 con una evidente crisi finanziaria di tantissime concessionarie.
La perdita di fatturato è di ben 9 miliardi di euro con un danno diretto per l’Erario di quasi 2 miliardi di gettito di sola IVA.
Occorrono aiuti da parte del governo per incentivare il mercato auto
Ancora una volte emerge la necessità di una manovra di aiuto da parte dello Stato in termini di incentivi per la rottamazione con benefici sia per l’ambiente (per il rinnovamento del parco auto italiano) sia per la situazione finanziaria, nell’immediato!
Marco Lasala
