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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Il semaforo per velocipedi esiste?

    Semaforo per ciclistiL’utilità del semaforo non resta circoscritta alle automobili ed ai pedoni, dovremmo sapere che esistono semafori specifici per la gestione del traffico anche per bus pubblici e biciclette.

    Laleggepertutti.it scrive che l’utilizzo di queste ultime è sempre più frequente, cresce il numero di coloro che prendono la bici per spostarsi in città evitando il traffico e solitamente, in prossimità di un semaforo questi si aggregano ai pedoni. Spesso però non esistono aree dedicate ai ciclisti e per questo andare in bici comporta dei rischi. Il codice della strada non sempre viene osservato e risulta fondamentale il rispetto della segnaletica e del semaforo.

    Come anticipato, il semaforo per biciclette esiste, ma si incontra raramente. Il semaforo per velocipedi è a forma di bicicletta colorata su fondo nero con colori rosso, giallo e verde ed il significato è lo stesso di quello per le automobili, ma vale solo per i velocipedi provenienti da una pista ciclabile.

    La legge prevede che il semaforo per biciclette sia posto all’uscita delle piste ciclabili:

    – la luce verde indica ai ciclisti la possibilità di attraversare l’incrocio;

    – la luce gialla impone di liberare velocemente l’incrocio (se già impegnato);

    – la luce rossa impone di arrestarsi all’incrocio ed attendere l’attraversamento degli altri veicoli e il ritorno alla luce verde.

    (N.B. il semaforo per velocipedi vale solo per bicilette e non per ogni veicolo a due ruote.)

    Chiariamo la posizione del ciclista in due casi:

     

    1.      Nel caso (molto frequente) in cui non ci fossero semafori specifici per velocipedi, i ciclisti devono assumere il medesimo comportamento di un pedone.

    2.      Nel caso non esistessero piste ciclabili, il codice della strada dice che “I ciclisti devono procedere su un’unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e comunque mai affiancati in numero superiore a due. Quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro.”

    Inoltre ai ciclisti è vietato trainare veicoli e farsi trainare, ad eccezione del trasporto di bambini fino ad otto anni di età con apposito seggiolino sistemato posteriormente ed in totale sicurezza. Se si circola in bici fuori dai centri abitati da mezz’ora dopo il tramonto del sole e mezz’ora prima del suo sorgere, oppure se si circola in gallerie si ha l’obbligo di indossare giubbino (o bretelle) catarifrangente. 

    Costanza Tagliamonte

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