L’automobile non è semplicemente un mezzo di trasporto. Ma una compagna di vita, una passione, un vero e proprio amore. Ma cosa succede quando l’abitacolo della propria quattro ruote diventa un luogo di seduzione? Il Centro Studi e Documentazione Direct Line (assicurazione auto on line) ha voluto così chiedere agli automobilisti italiani come si comportano alla guida quando sono accompagnati dal un passeggero particolarmente attraente.
I dati
La ricerca conferma che il carattere passionale che caratterizza il popolo italiano sembra manifestarsi anche alla guida: il 44 per cento del campione intervistato ammette infatti di lasciarsi deconcentrare da un passeggero di bell’aspetto. Nello specifico, il 22 per cento afferma di sentirsi teso, il 9 per cento si considera distratto ed il 13 per cento arriva addirittura a distogliere lo sguardo dallo strada per ammirare la persona che ha accanto. Non tutti gli italiani cedono però a comportamenti pericolosi: fortunatamente il 57 per cento afferma con fermezza di restare concentrato e attento alla strada anche quando è seduto accanto ad un passeggero particolarmente attraente.
Gli uomini i più ‘guardoni’ al volante
Analizzando i dati per genere, è interessante notare come la tendenza a distogliere lo sguardo dalla strada per guardare il proprio passeggero sia un comportamento diffuso soprattutto tra gli uomini che con il 18 per cento di “colpevoli” superano di ben 10 punti percentuali le automobiliste. Ma interessante notare che anche le donne al volante subiscono il fascino del bel passeggero sentendosi più tese rispetto agli uomini (25% contro il 18%).
Ma qual è l’errore più diffuso tra gli automobilisti che si lasciano affascinare dal proprio passeggero?
Sicuramente è quello di sbagliare strada: il 37 per cento ammette infatti di aver sbagliato percorso almeno una volta. A seguire due distrazioni ben più gravi: dimenticare di allacciare le cinture di sicurezza (9%), e fare manovre azzardate (9%). A sbagliare strada sono specialmente i giovani automobilisti tra i 18 e i 24 anni (45%) e i 45 – 55enni (45%). Mentre il 12 per cento dei 25 – 34enni dimentica di allacciare le cinture ed il 10 per cento dei 35 – 44enni ammette di incorrere in manovre azzardate. Da sottolineare, evidenzia lo screening, comunque che quasi la metà degli intervistati (45%) afferma, invece, di non cadere in alcuna distrazione e di non aver mai compiuto nessuno di questi sbagli nonostante il bell’aspetto del compagno di viaggio.
Sbagliare strada non è sempre frutto di una distrazione involontaria
Il 59 per cento degli italiani confessa infatti di aver scelto almeno una volta volontariamente un percorso sbagliato per allungare il tragitto e passare più tempo con la persona seduta accanto. Il 26 per cento afferma di aver utilizzato questo escamotage in gioventù, il 21 per cento dichiara di averlo fatto con il partner attuale per poter stare al suo fianco più a lungo, mentre il 12 per cento dice di aver ceduto alla tentazione solo con passeggeri con i quali si è trovato particolarmente a proprio agio. Impassibile invece il 41 per cento che non ha mai utilizzato questo espediente.
Lo stile di guida sembra essere una vera e propria arma di seduzione per gli italiani
Il 58 per cento degli intervistati ammette, infatti, di modificare la propria guida per far colpo su un compagno di viaggio particolarmente attraente. Il 26 per cento afferma di averlo fatto almeno una volta, il 19 per cento simula grande sicurezza, mentre il 13 per cento cerca in tutti i modi di apparire disinvolto. Un integro 42 per cento dichiara invece di non aver mai modificato il proprio comportamento al volante per impressionare il proprio passeggero.