Meyers Manx 2.0 Electric è una dune buggy leggera e compatta
Completamente elettrica è prodotta dalla Meyers Manx, storico marchio degli anni ’60 specializzato nella creazione di dune buggy derivate dal Maggiolino con motore a 4 cilindri, la Casa che per prima ha convertito una Volkswagen Beetle in un piccolo razzo.
E nessuno può dimenticare la “Dune Buggy rossa con cappottina gialla” protagonista a fianco della coppia Bud Spencer e Terence Hill della pellicola del 1974 “…altrimenti ci arrabbiamo”.
Oggi la piccola vettura torna in auge, con la produzione che inizialmente sarà limitata a 50 esemplari, per poi passare, nel prossimo anno, alla produzione di serie, con un prezzo, che per la versione base, partirà da 68 mila euro, al cambio attuale.
Le prime foto ufficiali pubblicate sono una chiara indicazione di come i designer hanno cercato di mantenere intatte le forme e lo spirito dell’antenata proponendo un look minimalista, grandi ruote, un tetto sottile e leggero che può essere rimosso e l’assenza di portiere, mentre gli unici accenni tecnologici sono i gruppi ottici a LED e la plancia.
Meyers Manx 2.0 Electric: fino a 480 km di autonomia
La vettura nasce su una monoscocca in alluminio, con sospensioni posteriori indipendenti e freni a disco, e viene proposta in due versioni, entrambe con un doppio motore elettrico, per assicurare la trazione integrale, e che sono state presentate durante la Monterey Car Week, con la possibilità di poterle ricaricare attraverso colonnine fino a 60 kW.
Il modello entry level, ha una batteria da 20 kWh con una autonomia di 240 km ed un peso di 680 kg, mentre il top di gamma è il 2.0 Electric con una batteria da 40 kWh, dal peso di 750 kg, capace di sviluppare una potenza di 200 CV con una coppia di 325 Nm, con una autonomia di 480 km, ed una accelerazione, nel classico 0-100 km/h, di 4,5 secondi.
