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mercoledì, 10 Settembre 2025

DS Automobiles: tra crisi e rilancio, la scommessa elettrica del marchio premium francese

DS Automobiles presenta la nuova DS N°8

DS Automobiles resta l’anello più fragile del gruppo Stellantis. Nonostante l’immagine premium e l’ambizione di rappresentare il lusso francese su quattro ruote, i numeri non premiano. Nei primi sette mesi del 2025, in Italia, sono state immatricolate appena 3.255 vetture: un dato che impallidisce di fronte a BMW (45.775 unità), Audi (42.786) e Mercedes (33.733). Un divario netto, che evidenzia la difficoltà di DS a consolidarsi nel panorama europeo.

Nato nel 2014 come spin-off di Citroen, DS Automobiles si è presentato con l’obiettivo di sfidare i colossi tedeschi puntando su design ricercato, comfort e innovazione tecnologica. Ma la giovane età del brand e una concorrenza serrata hanno reso complesso il percorso. Non stupisce che, negli ultimi mesi, si sia parlato di una possibile chiusura o reintegrazione in Citroën, voci prontamente smentite dai vertici Stellantis. Per il gruppo, un marchio premium non va giudicato solo sui volumi, bensì sulla capacità di costruire un’identità solida e distintiva.

DS Automobiles: il confronto con Cupra e la sfida identitaria

Il mercato premium non perdona esitazioni. L’esempio di Cupra, nata nel 2018 da Seat, è emblematico: in Italia ha superato 13.000 immatricolazioni nei primi sette mesi del 2025, più del doppio rispetto alla casa madre. Cupra ha saputo creare in tempi brevi un’identità forte, combinando stile aggressivo, prestazioni e connessione con il mondo digitale. Una lezione che DS non può ignorare se vuole affermarsi davvero.

Per invertire la rotta, Stellantis punta su una nuova strategia di prodotto. Nei prossimi diciotto mesi arriveranno tre modelli inediti, fondamentali per ridefinire la percezione del brand:

  • DS N°8, una grande berlina elettrica prodotta a Melfi, destinata a diventare il manifesto tecnologico e stilistico del marchio.

  • DS N°4, evoluzione dell’attuale DS 4, proposta con motorizzazioni elettriche, ibride plug-in, ibride tradizionali e persino diesel, per adattarsi alle esigenze dei diversi mercati.

  • DS N°3, erede della DS 3, pensata per il segmento delle compatte premium, cruciale per attrarre un pubblico giovane e dinamico.

Questi modelli rappresentano un ampliamento strategico della gamma e il tentativo di posizionare DS come alternativa raffinata e sostenibile ai marchi tedeschi.

Tuttavia, il prodotto da solo non basta. La rete commerciale del marchio, oggi presente in 40 Paesi con circa 450 punti vendita, dovrà essere rafforzata per offrire un’esperienza d’acquisto realmente distintiva. Nel settore premium, infatti, il cliente cerca servizi personalizzati, digitalizzati e in grado di trasmettere esclusività.

Il destino di DS si giocherà proprio sulla capacità di unire prodotto e servizi, creando un ecosistema coerente con la promessa di lusso francese a zero emissioni. Se i nuovi modelli sapranno conquistare spazio e prestigio, il marchio potrà finalmente consolidarsi come realtà premium credibile. In caso contrario, DS rischia di restare un progetto incompiuto, nato con ambizioni elevate ma incapace di trasformarle in successo duraturo.

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