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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Normativa antinquinamento Euro 0.

    Correva l’anno 1993 quando entravano in vigore le regole sulle emissioni Euro 1 ma in Italia circolano ancora molti veicoli conformi alla normativa antinquinamento Euro 0, ossia privi di dispositivi per l’abbattimento delle emissioni. È facile capire come questi veicoli – automobili, camion e autobus – sono stati immatricolati prima del 31 dicembre 1992 e hanno quindi almeno 30 anni, un’anzianità molto alta.

    È facile capire come questi veicoli, automobili, camion e autobus, sono stati immatricolati prima del 31 dicembre 1992, e hanno quindi almeno 30 anni, un’anzianità molto alta.

    Le stime di UNRAE sul parco circolante italiano, al 30 giugno 2021, parlano di 38,815 milioni di automobili, il 27% delle quali sono a normativa antinquinamento Euro 0, 1, 2 e 3. Le Euro 0 sono il 3,7%, ossia 1,436 milioni, e le Euro 1 il 5%, pari a 1,941 milioni: un contingente non trascurabile. Ricordiamo che le automobili a normativa antinquinamento Euro 0, nate quindi per la super, sono particolarmente inquinanti se alimentate con la benzina senza piombo perché gli additivi di quest’ultima sono considerati tossici se non vengono scomposti dal catalizzatore. La situazione è ancora più stagnante nel settore dei veicoli commerciali, nel quale i veicoli a normativa antinquinamento Euro 0 e 1 sono il 15,9% di un parco di 4,075 milioni.

    Il proprietario di un’automobile a normativa antinquinamento Euro 0, 1, 2 e 3 è poi molto esposto ai blocchi della circolazione urbana per i veicoli più inquinanti. Le automobili diesel con normativa antinquinamento Euro 0 fino a Euro 3 sono già adesso praticamente inutilizzabili, o lo diventeranno a breve, per circolare nella maggior parte delle grandi città. Le auto a benzina Euro 3, per esempio, potranno circolare fino al 1° ottobre 2025 a Milano mentre le diesel saranno stoppate dal 1° ottobre di quest’anno

    Ricordiamo che l’anzianità del circolante italiano è molto alta – 11 anni e 10 mesi – e il suo rinnovo è fra i più lenti rispetto ai principali Paesi europei.

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