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L’infografica è chiara. Ed il tweet del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, lanciato per supportare la neo campagna istituzionale sulla sicurezza stradale, è altrettanto eloquente: “Le distrazioni sono tra le principali cause di incidentalità. Resta #sullabuonastrada #nocellulareallaguida”. Si sa ed è noto. Lo smartphone alla guida è una fonte pericolosissima di distrazione che può provocare sinistri stradali. La legge, mediante l’articolo 173 del Codice della Strada, ne vieta l’utilizzo in macchina, specificando che può essere adoperato solo con l’auricolare.
Sanzioni
Le multe per i trasgressori vengono evidenziate dal comma 3-bis dell’articolo 173: “Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 161 a euro 646. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio”. Inoltre c’è la decurtazione di 5 punti dalla patente.
Che succede se si telefona o si messaggia mentre si guida?
Innanzitutto i tempi di reazione si dimezzano per reagire dinanzi ad un evento improvviso come può essere la frenata di un’auto davanti, la presenza di oggetti sulla carreggiata, l’attraversamento di un pedone. Altro dato: la lettura di un messaggio su WhatsApp impiega mediamente 8 secondi. “A 50 Km/h – evidenzia AllaGuida.it – in 8 secondi si percorrono 100 metri; in quei 100 metri non stiamo guardando la strada, è come se guidassimo con gli occhi chiusi; in quei 100 metri possiamo agevolmente tamponare un camion, investire un pedone, andare dritti in una curva e quindi fare un incidente frontale, schiantarci contro un palo o contro un muro”. Per fare un selfie invece il tempo stimato è di 14 secondi: vuol dire percorrere al buio 195 metri alla velocità di 50 km/h. Voi lo fareste?
