Norme più severe per aumentare la sicurezza dei monopattini.
L’ultimo tragico incidente, che è costato la vita ad un ragazzo di 13 anni a Sesto S. Giovanni, ha riportato prepotentemente all’attualità la questione della sicurezza dei monopattini. Questi mezzi di trasporto hanno grandi potenzialità nella decongestione del traffico cittadino, riducendo allo stesso tempo le emissioni e consentendo un trasporto agile e a basso costo. Si nota però che per la sicurezza dei monopattini c’è ancora molto da fare. La normativa prevede che i monopattini elettrici possono circolare su strada pubblica con velocità non superiore a 25 km/h, un limite che scende a 6km/h nelle xone pedonali. La sicurezza dei monopattini prevede che la loro velocità sia limitata elettronicamente a 25 km/h. Notiamo che dal 1° gennaio 2020 i monopattini sono equiparati alle biciclette se il loro motore non supera la potenza di 500 Watt e la velocità massima sia di 25 km/h. Se queste restrizioni sono rispettate i monopattini possono circolare sulle piste ciclabili.
Manca qualcosa alla sicurezza dei monopattini?
Questi mezzi non possono circolare sulle strade extraurbane e sulle strade urbane che hanno limite di velocità maggiore di 50 km/h ma se ci sono piste ciclabili annesse a queste strade possono accedervi rimanendo però al loro interno. Possono inoltre transitare nelle zone riservate ai pedoni qualora sia consentito il transito delle biciclette mentre, essendo veicoli a motore, è sempre vietata la circolazione dei monopattini elettrici sui marciapiedi. La sicurezza dei monopattini prevede che la loro guida sia riservata a chi abbia più di 14 anni ma non è necessaria la patente; i minorenni devono però indossare un casco idoneo, ossia resistente agli urti e allo scalzamento e che aderisca correttamente alla testa del conducente. La recente tragedia di Sesto San Giovanni, costata la vita ad un ragazzo di 13 anni (che non avrebbe quindi potuto guidare il mezzo) ha scosso un po’ tutti, al punto che il Sindaco ha firmato un’ordinanza che obbliga l’uso del casco e limita la velocità a 20 km all’ora su strada e a 5 km/h nelle zone pedonali.
La sicurezza dei monopattini coinvolge tutti
Questa tragedia ha suscitato anche la reazione di Confarca, una federazione che riunisce oltre 2.500 scuole guida sul territorio italiana. L’ente, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, chiede di regolamentare la micromobilità attuata con i monopattini elettrici, prevedendo un attestato di abilitazione e l’obbligo del casco per tutti. L’attestato sarebbe una specie di patentino ottenibile anche dai minori dopo 4 ore di formazione specifica. Da Confarca si chiedono anche misure contro la manomissione della centralina che limita la velocità, facilmente modificabile. Questo tema è molto sentito anche sui social network: la pagina Facebook di Confarca ha pubblicato la notizia della tragedia di Sesto San Giovanni e la richiesta della federazione, suscitando decine di commenti e di ‘Like’ e una quindicina di condivisioni, il tutto solidale alla richiesta di una formazione per i conducenti dei monopattini. Il tono era quello di chi chiede normative più stringenti, controlli più efficaci e un’attenta pianificazione urbanistica che preveda spazi adeguati e protetti per bici e monopattini. Anche Unasca, associazione di Autoscuole, Scuole Nautiche e degli Studi di Consulenza Automobilistica, dava ampio risalto a questo drammatico fatto di cronaca: un servizio di TG5 sui monopattini e sulla loro sicurezza, pubblicato sulla loro pagina Facebook, ha suscitato più di 60 condivisioni e decine di reazioni. Speriamo che vengano varate misure serie e controlli efficaci perché la vera sicurezza dei monopattini non può più aspettare.
Nicodemo Angì
