14.3 C
Napoli
sabato, 27 Aprile 2024
  • Ricambisti e drop shipment, si può fare?

    Drop Shipment Il Drop Shipment è un sistema di gestione delle trattative e degli acquisti attraverso il quale un intermediario non dispone di un magazzino fisico ma opera attraverso un supporto od una piattaforma per “far incontrare” ordinativi dei clienti e disponibilità fisica di un rivenditore terzo (il Dropshipper), il quale si farà carico in caso di consegnare all’acquirente la merce acquistata. Ovviamente tra Dropshipper ed Intermediario si tratta di gestire una vera e propria partnership. In Italia esistono sia piattaforme proprietarie sia strumenti web che Imprese di ICT mettono a disposizione degli interessati. In soldoni i passaggi di una transazione commerciale in  regime di Drop Shipment sono: il cliente formalizza un ordine ed effettua il pagamento  in forma e cifra concordata con l’intermediario. L’intermediario trasmette l’ordine al Dropshipper avviando una sessione nell’area riservata di quest’ultimo. Infine, il fornitore organizza la consegna al cliente mentre l’intermediario tiene il contatto con quest’ultimo per il workflow di consegna finale.  Ovviamente a carico, generalmente, dell’Intermediario sono i costi di spedizione, nonché quelli di gestione della sua piattaforma o sessione web su una piattaforma comune. Tuttavia si presume che a coprire queste spese ed a garantire un certo margine concorrerà il differenziale positivo di margine tra il prezzo  concordato con il cliente finale ed il costo di aggiudicazione presso il Dropshipper del bene venduto al cliente finale.

     

    Pochi passaggi, facile da avviare, comodo da gestire

    Ricambisti e drop shipment: si può fare?I vantaggi del web (territorialità illimitata e superamento del punto vendita fisico), la facilitazione di non avere un magazzino fisico, l’efficacia e la velocità dell’e-commerce. Tutto quanto appena descritto sopra sembra la quadratura del cerchio per molte start-up di impresa.  Senza dimenticare la utilità di lavorare in rete: condivisione sui social, comunicazioni agevolate, interazione con siti e Gruppi di Owners di auto e marchi particolari. Ed infine se ve ne sono le prerogative di impresa, una forte presenza di strumenti di incentivazione, agevolazione finanziaria e di formazione di impresa su questo tipo di attività. Ma i vantaggi sono anche materiali: ad esempio la stessa spedizione, spesso usualmente del tipo “private label” con fatturazione personalizzata, cela quasi del tutto l’esistenza “visuale” di un fornitore terzo. Questo a tutto vantaggio potenzialmente sia della fidelizzazione con i clienti sia della riservatezza degli accordi e della scontistica concordati tra fornitore ed intermediario. C’è da considerare anche che l’intermediario di un regime di Drop shipment può dedicare il 100 per cento della sua azione alla ricerca ed all’accounting, poiché logistica, fornitura ed inventario sono incombenza del Fornitore. Consideriamo infine una ultima serie di “plus” legati al drop shipment, non generalizzati ma spesso presenti in diversi rapporti in vigore con questa modalità: l’intermediario può pubblicizzare sulla sua piattaforma la serie di articoli che ritiene a sua scelta di promuovere, senza vincoli da parte del fornitor. Molto spesso le consegne sono garantite sia in modalità che in tempi; a meno di particolari soglie sconto molte volte non sono vincolanti nè quantitativi minimi di intermediazioni né di ordini o di vendite.

     

    Non solo gioie: occhio agli imprevisti ed alle strategie sbagliate

    spedizione autoricambiIl Drop shipping presenta punti di incertezza e potenziali rischi. Intanto l’intermediario deve farsi carico di ogni defaillance eventuale o disservizio del Dropshipper, cioè del fornitore. Avendo ricevuto i soldi materialmente sulla vendita fatta al cliente, ha la responsabilità finale sulla concretizzazione di tutte le voci di accordo. E molto spesso proprio per la facilità di avvio business, non è detto che l’intermediario abbia la forza e la struttura per colmare buchi organizzativi oltre un certo livello. Poi c’è la esigenza di monitorare sempre l’offerta derivante dalla concorrenza, per far fronte alla quale può essere necessario ridurre i margini originariamente previsti con il fornitore. Il problema è che essendo una vera forma di impresa, il drop shipment è sottoposto comunque ad obblighi civilistici, fiscali e commerciali tali da rendere necessario il conseguimento di sogli vitali di marginalità. Ultimo aspetto: il rischio differito di affidarsi ad un solo fornitore esistente. Ma come esiste il pericolo di un possibile conflitto ( in regime di Drop Shipment) tra fornitori omologhi. Per cui, un consiglio: non prendete sotto gamba l’avvio di una forma di attività del genere.

    Riccardo Bellumori

     

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie