Autoricambi contraffatti immessi nel circuito del post-vendita torinese. I Carabinieri della Stazione di Cuorgnè hanno denunciato 4 persone (2 titolari di una ditta di ricambi auto e 2 proprietari di autofficine meccaniche di Pertusio e Cuorgnè, in provincia di Torino) ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in contraffazione e ricettazione. I ricambi (che giungevano da filiera clandestine) venivano dapprima falsificati, mettendo su di essi brand di note case automobilistiche. E poi venivano commercializzati: “ad autofficine – come riporta la testata Il Canavese – compiacenti del Canavese come originali. Il prezzo di vendita era nettamente inferiore a quello di mercato ma i clienti non erano a conoscenza che il prodotto acquistato non era originale e di qualità scadente”. “I Carabinieri della Compagnia di Ivrea, all’esito dell’attività investigativa, nel corso di perquisizioni hanno sequestrato – si legge nel prosieguo – all’interno della ditta gestita da padre e figlio: migliaia di dischi e pastiglie per i freni, ganasce, frizioni e molto altro materiale per autovetture e i macchinari industriali e professionali utilizzati per la falsificazione dei prodotti. Nella circostanza, gli accertamenti esperiti hanno permesso di far emergere responsabilità anche a carico di due titolari di autofficine meccaniche operanti in Pertusio e Cuorgnè, responsabili di aver acquistato e utilizzato il materiale contraffatto, fornendo alla rispettiva clientela dei prodotti di seconda scelta, a fronte del pagamento di prezzi previsti per materiali di eccellenza”.