9.5 C
Napoli
giovedì, 25 Aprile 2024
  • Aftermarket e veicoli definiti dal software, opportunità da cogliere

    Aftermarket e veicoli definiti dal software, opportunità da cogliereL’aftermarket si confronta con i nuovi veicoli

    C’era una volta l’auto connessa ma il futuro sembra ormai essere in mano ai veicoli definiti dal software, una nuova ‘specie’ con la quale l’aftermarket dovrà confrontarsi. Secondo Boston Consulting Group da questo cambiamento il post vendita potrà trovare nuove opportunità di business ma occorre prepararsi: il cambiamento è già qui e per rendersene conto basta guardare ai componentisti: I loro programmi indicano infatti chiaramente la direzione lungo la quale evolverà l’automotive e se un nome ‘classico’ come ZF lancia un software che definisce il comportamento di tutto il pianale allora il futuro dei veicoli definiti dal software è già scritto. Lo studio di BCG indica 5 aree nelle quali l’aftermaket vedrà significative evoluzioni che aumenteranno le possibilità del settore contribuendo anche a ottimizzarne i costi. Il settore della diagnostica e degli aggiornamenti, per esempio, potrà giovarsi della diagnostica remota effettuata prima dell’appuntamento ‘fisico’, che verrà così ottimizzato. Stesso discorso per gli aggiornamenti software e l’applicazione di patch software (sono correzioni veloci) Over-The-Air: queste ‘revisioni’ a distanza ridurranno gli appuntamenti in presenza così come i veicoli con autodiagnosi comunicheranno direttamente al riparatore aftermarket i problemi dell’automobile.

     

    Nuovi servizi per l’aftermarket

    I software-defined vehicles abiliteranno inoltre nuove possibilità quali una certificazione della qualità dei veicoli, che potranno essere ‘ispezionati’ a distanza, servizi per garantire la compatibilità di parti e accessori aftermarket e la possibilità di aggiungere nuovi software nel post vendita. I dati dei veicoli, ormai da tempo al centro di una contesa fra gli OEM e l’aftermarket, possono aumentare l’efficienza della catena di approvvigionamento del post vendita ed essere usati dal componentista ottimizzazione e sviluppare i loro prodotti. I dati sono altresì utilizzabili per promuovere aggiornamenti personalizzati in base al comportamento di guida e per coordinare la risposta gli incidenti e le relative riparazioni. Altre·possibilità offerte all’aftermarket sono la facile programmazione dei servizi, grazie alla diagnostica a distanza che può addirittura portare alla pianificazione automatica degli appuntamenti. I dati dei veicoli definiti dal software, secondo Boston Consulting Group, porteranno alla manutenzione preventiva, con il service in base al programma degli interventi stabilito dal costruttore, e anche a quella predittiva, che userà l’Intelligenza Artificiale per pianificare proattivamente il servizio per evitare guasti.

     

    Opportunità per l’aftermarket: come coglierle?

    Distributori e rivenditori avranno quindi, dai dati e dai veicoli definiti dal software, nuove opportunità per competere e ottimizzare le loro operazioni ma questo sottintende la capacità di gestire operazioni più complesse e persino utilizzare i Big Data e l’AI. I meccatronici indipendenti avranno la possibilità di effettuare lavorazioni più sofisticate, offrendo un servizio clienti di alto livello, a patto di riuscire a padroneggiare tecnologie e strumentazioni piuttosto sofisticate. BCG ritiene che i componentisti potranno ricavare diversi miliardi grazie alle caratteristiche e ai servizi permessi dalle nuove tecnologie e lo stesso discorso vale per gli OEM, i concessionari, i distributori/ricambisti e i riparatori indipendenti: la stima è che l’intero settore dell’aftermarket statunitense aumenterà i propri profitti dagli attuali 280 miliardi di dollari a 315 nel 2032. gli indipendenti non devono temporeggiare: se i veicoli che fanno l’autodiagnosi e programmano da soli gli interventi arriveranno fra 10 anni, i servizi software-defined e via connettività, quali gli aggiornamenti OTA, sono già disponibili. Per fortuna l’aftermarket indipendente potrà contare su aziende come Texa.

    Nicodemo Angì

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie