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mercoledì, 24 Aprile 2024
  • L’aftermarket automotive e la via per “Industry 4.0”

     

    E’ nella giusta e virtuosa fusione tra il tradizionale processo manifatturiero e quello digitale (internet of things) che deve sempre più muoversi il comparto dell’aftermarket automotive. La quarta rivoluzione industriale, meglio nota con il termine di ‘industria 4.0’, apre e indica la via alla competitività del settore nazionale. Una strada su cui crede fortemente Antonio Braia (nella foto), presidente della sezione Industrie Meccaniche, Elettriche ed Elettroniche di Confindustria Basilicata  per il quadriennio 2015-2019. Il Ceo  Brecav (azienda di Matera specializzata nella produzione di cavi candela e bobine di accensione per auto e moto) scommette sulle enormi potenzialità che hanno gli operatori automotive, e nella fattispecie del post-vendita, in un mercato sempre più complesso, innovativo, globale e concorrenziale. Per il presidente Braia, attitudine al problem solving, capacità comunicativa e di ascolto, fare rete, formazione e valorizzazione del capitale umano giovanile rappresentano il mix di elementi  per meglio affrontare le sfide di oggi e del domani che attendono il mondo dei ricambi.

    “Un atteggiamento vincente – sottolinea – che già riscontro nel dna di tantissime aziende che sono pronte a dare soluzioni e prodotti di grande qualità”. “Una combinazione di fattori – continua – che non vanno mai persi di vista e che vanno sempre più rafforzati ed enfatizzati per seguire la scia della crescita costante”. “Bisogna costantemente – evidenzia – osservare il mercato e le sue tendenze. Avere, dunque, una costruttiva policy di ascolto in grado di aprire le porte anche a processi di diversificazione della produzione. Un po’, ad esempio, come abbiamo fatto in Brecav che, sposando questa politica, ha declinato anche il suo business, in una determinata circostanza storica, anche verso il comparto truck e bus. Oggi filone che si affianca a quello dell’aftermarket automotive”.

    Ma non solo. Per Braia la bravura di un’impresa risiede nell’abilità di comunicare al proprio target di riferimento non solo la propria identity, ma anche i benefici connessi all’utilizzo dei propri prodotti. “Come si sa – dice – l’aftermarket presenta una filiera di attori abbastanza lunga e complessa. Risulta fondamentale individuare il proprio pubblico con cui interloquire e con esso dialogare nel modo giusto, traferendo plus e benefit della propria produzione”. “In Brecav – prosegue – interagiamo continuamente con la rete distributiva, dando agli agenti (oggi veri e propri consulenti aziendali) le corrette informazioni circa i vantaggi che presentano le nostre soluzioni e di cui può beneficiare poi l’utente finale, ovvero l’automobilista. A loro spieghiamo, ad esempio, quanto sia importante cambiare i cavi candela. Operazione che, se fatta con coerenza, genera un risparmio sul carburante e sulla sostituzione dei pezzi di ricambio”.

    Altro driver fondamentale si chiama formazione orientata al problem solving. “Bisogna – sottolinea il Ceo di Brecav – puntare sui giovani, formandoli adeguatamente a trovare soluzioni ad ogni tipo di necessità e circostanza. Così si costruiscono prodotti unici e competitivi”. Senza, poi, dimenticare il confronto continuo. “Uno dei pilastri della mia mission in Confindustria Basilicata – dichiara Braia- è proprio quello di organizzare degli incontri periodici con le aziende del territorio. Pensi che la Basilicata ha un settore automotive ben strutturato in loco. Ma capita spesso che non ci si conosce. Questi momenti sono fondamentali perchè appunto stimolano e generano un utilissimo scambio di conoscenze, esperienze e informazioni”. Infine il made in Italy. Un altro fondamentale pasto che non deve mai mancare nell’alimentazione quotidiana delle nostre aziende del post-vendita. “Un concetto – conclude Braia – che va comunicato e valorizzato continuamente (la nostra azienda da sempre si identifica in “made in Italy, by Italians”). Anche su questo binario viaggia la competitivtà del settore . Bisogna porre l’accento sulle nostre produzioni, quelle fatte in house, da cui nascono soluzioni all’avanguardia, affidabili, sicure e innovative, così da essere sempre più riconosciuti anche dai mercati internazionali”.

    Stefano Belfiore

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