Jeep negli Stati Uniti d’America aveva temporaneamente sospeso la produzione di alcuni suoi modelli iconici.
La decisione del Gruppo Stellantis era solo provvisoria e dovuta alla necessità di smaltire le scorte di Jeep Wrangler e Grand Cherokee che si sono accumulate nel corso dei mesi scorsi.
Secondo quanto appreso dal Wall Street Journal, si è trattato di un adeguamento della produzione.
Lo stop momentaneo riguardava lo stabilimento di Toledo, nell’Ohio, dove vengono assemblate le Wrangler e quello di Detroit dove viene prodotta la Grand Cherokee.
La produzione Jeep è ripresa regolarmente il 5 settembre.
Probabile che in un futuro non molto lontano, Stellantis possa adeguare la produzione anche in altri stabilimenti, coinvolgendo altri Marchi.
Si tratta di azioni necessaria affinché vengano smaltite le scorte, una decisione che evita anche possibili blocchi futuri della produzione per mesi.
Una decisione che ha provocato un attacco senza precedenti da parte del sindacato di UAW, il quale ha lanciato un duro monito ai piani alti di Stellantis, accusandoli di non aver condotto una strategia lungimirante ma di aver intrapreso scelte non in linea con le richieste di mercato.
Lo stop momentaneo della produzione ha avuto ripercussioni anche in Borsa e non solo.
Tempi duri per Stellantis e per l’automotive, l’elettrificazione è una possibilità ma se vista come unica scelta, può comportare seri problemi, ben più “gravi” di quelli a cui stiamo assistendo.