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sabato, 20 Aprile 2024
  • Automotive: bene gli accordi fra imprese ma senza snaturare il brand

    DI STEFANO BELFIORE

    In un mercato globale, come quello attuale, sono importanti le partnership tra piccoli e grandi costruttori per generare plus competitivi. Senza, però, snaturare mai l’identità del brand: che va sempre mantenuta e preservata. A dirlo è Andrea Rapelli (nella foto), giornalista ed appassionato di auto. Collaboratore dal 2006 di Panoramauto nonché attualmente di Motorbox.com (website di prove d’auto, moto, scooter)  e di Yellow Tv (trasmissione dedicata ai motori), Rapelli, sulle colonne online di Inforicambi, parla del settore auto nazionale. Diverse ed interessanti le riflessioni che emergono. Dal rilancio della domanda d’acquisto alla tecnologia a bordo che risulta: “importante – sottolinea – per la guida. Ma con un utilizzo che sia intelligente e che non vada ad inficiare la sicurezza”. E per chi compra un’auto nuova, Rapelli dà molteplici ed utili consigli. Primo fra tutti: una vettura che sia in linea con le necessità del conducente.   

     

    Dagli ultimi dati del ministero delle Infrastrutture e dei Traporti, il 2013 si chiude in rosso per il mercato nazionale dell’auto, con una contrazione del 7,1 per cento in termini di immatricolazioni rispetto all’anno precedente. A suo avviso, che politiche devono essere messe in piedi per rilanciare la domanda interna?

    Oggi comprare un’auto non è facile. Al di là della crisi, che attanaglia ed interessa un po’ tutti, ci sono diversi costi soprattutto correlati alla manutenzione di una vettura. Penso, giusto per citare qualche esempio, al prezzo della benzina, all’assicurazione fino ai bolli auto. Sarebbe, dunque, necessario una policy capace di alleggerire il peso di queste spese al fine di dare una maggiore e più virtuosa linfa vitale alla domanda di settore.

     

    L’acquisizione di Chrysler da parte di Fiat sembrerebbe indicare, ai costruttori di autovetture, la strada delle partnership come soluzione per crescere ed esprimere maggiore competitività nel mercato di riferimento. E’ d’accordo? E’ un consiglio che darebbe all’intera filiera automotive?

    Senza dubbio è la strada giusta. In un mercato globale, per essere competitivi, risultano strategici ed essenziali gli accordi. Un elemento più che mai importante per i piccoli costruttori che devono cercare soluzioni sinergiche con le grandi case automobilistiche. Bisogna, però, essere sempre attenti, in un percorso di partnership, a non, come dire, snaturare mai l’identità del proprio brand. La caratterizzazione della marca va mantenuta e preservata.

     

    Passando al fronte dell’innovazione, l’auto diventa sempre più un concentrato di tecnologia. L’ultima sfida è il mobile a bordo. Di recente la notizia del sistema operativo Android di Google che sembrerebbe dover sbarcare sugli schermi di note case automobilistiche. Che ne pensa a riguardo?

    Ormai la tecnologia fa parte della nostra vita. E non possiamo ignorarla nemmeno in auto. Certamente l’innovazione, in questo senso, semplifica i processi di guida. Ma l’utilizzo deve essere fatto sempre senza distrazione. Mi riferisco ad un impiego intelligente in modo da non inficiare mai la sicurezza mentre si è alla guida.

     

    Le auto diventano sempre più ecofriendly. Un ultimo esempio arriva da Ford che alza il sipario  su C-MAX Solar Energi. Una concept car  ibrido-elettrica che ricarica le batterie tramite l’energia solare. Crede in questo modello di auto? Saranno queste le vetture che circoleranno un domani sulle nostre strade?

    Credo che, per molti anni, continueranno a coesistere diversi modelli di propulsione, benzina, gasolio, ibrido ed auto elettriche. Sicuramente questi nuovi modelli di car generano importanti benefit in termini di rispetto e sostenibilità ambientale. Il problema attuale, se così possiamo definirlo, riguarda l’autonomia. Su scala nazionale, se si vuol fare un viaggio di lunga percorrenza è necessario fermarsi diverse volte per ricaricare la vettura.  E’ pur vero che in Italia, abbiamo già degli esempi di stazioni di colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Progetto che va esteso in maniera capillare per una fruizione più consona di queste auto.


    Lei testa e prova auto. Ad un consumatore, in procinto di comprare una vettura nuova o usata, che consiglio darebbe?

    Disgiungerei i due fronti. A prescindere dalla marca, se dovessi suggerire l’acquisto di un’auto nuova, il consiglio che mi sentirei di dare è di comprare una vettura in linea con quelle che sono le esigenze del conducente, valutando con attenzione il rapporto costi-benefici e sentendo probabilmente diversi concessionari al fine di farsi un’idea quanto più esaustiva possibile. Sull’usato, nel caso in cui non si hanno le giuste competenze, farsi seguire da qualcuno più esperto in materia per la scelta del modello, esaminando tutte le caratteristiche.

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