21.9 C
Napoli
martedì, 16 Aprile 2024
  • Aftermarket: il 2021 nel segno vincente

    Aftermarket: il 2021 nel segno vincenteL’aftermarket indipendente fa centro nel 2021. 

    Traguardi e risultati più che positivi porta a casa la nostra filiera nell’anno che sta per concludersi, a conferma di quanto il settore sia anticiclico rispetto ai movimenti dell’economia generale che fa, ancora e purtroppo, i conti con la crisi sanitaria internazionale. A tracciarne un bilancio è Silvano Guelfi (nella foto), responsabile scientifico dell’Osservatorio di Mercato IAM Italia del Politecnico di Torino. Segnali entusiasmanti anche per il 2022 che, secondo il professore Guelfi, dovrebbe iniziare col il piede giusto. Nello skyline prospettico, le sfide da affrontare per l’aftermarket nazionale hanno un minimo comune demonitore: intercettare nuove chance ed offrire nuovi servizi ai clienti per correre con la giusta competitività nel mercato.

     

    Come si chiude il 2021 per l’aftermarket indipendente nazionale?

    L’Automotive Independent After Market conferma la propria capacità reattiva e realizzerà nel 2021 una performance positiva del +10,5% rispetto al 2020, grazie sia ai volumi sia alla ripresa della dinamica dei prezzi.

     

    Che proiezioni si sente di fare per il prossimo anno per il nostro aftermarket?

    Anche il 2022 si presenta sotto degli auspici positivi e, in particolare, i modelli predittivi evidenziano per lo IAM un incremento del fatturato complessivo della Distribuzione IAM auto compreso tra il +7% e il +8%, sempre con un incremento importante dei prezzi di vendita dei prodotti/servizi. 

     

    Quali sfide da affrontare e quali fattori su cui investire per i player del nostro aftermarket indipendente?

    Le sfide dell’Automotive Independent After Market per il futuro prossimo si possono sintetizzare nella necessità di strutturare ulteriormente i propri sistemi di programmazione e controllo economico-finanziario, nel cogliere le opportunità di miglioramento competitivo connesse alla duplice transizione sia digitale sia green, nell’arricchire di ulteriori servizi utili per i clienti la propria offerta competitiva. Tutto ciò in presenza di alcuni cambiamenti macroeconomici di particolare rilevanza quali l’incremento del tasso inflativo e connesse conseguenze sulla dinamica dei prezzi di vendita di prodotti/servizi e un più che probabile progressivo allentamento dell’espansione monetaria ed incremento dei tassi d’interesse sui mercati finanziari.

     

    Stefano Belfiore

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie